Melodramma bibliografico

Melodramma bibliografico

“Vado raccogliendo libretti per musica da oltre 50 anni ed avendone ormai una collezione di più di 32.000 mi lusingo di poterne dire qualcosa. Nei primi anni della mia Raccolta, mi vedevo guardato con un sorrisetto di compatimento non scevro d’ironia... in attesa che la fede e la tenacia mi dessero ragione perché io invece venivo sempre più convincendomi che il libretto aveva pur la sua importanza, anche prescindendo dai difetti letterari e poetici. E continuavo a raccogliere, fiducioso... Ebbi così la soddisfazione di convincermi che non avevo lavorato invano e che la mia tenacia, la mia pazienza, la mia fede avevano avuto ragione della noncuranza, dell’incredulità, dell’ironia di tanti! Sono già più di 250 gli studiosi che per una ragione o per l’altra hanno trovato nella mia Collezione aiuto di notizie e fonte di studio” (Ulderico Rolandi, Il libretto per musica attraverso i tempi, Roma, Edizioni dell’Ateneo, 1951; pp. 5-6). Ulderico Rolandi (Roma, 1874 - 1951), quanto alla professione,…

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Dal Museo Archeoideologico: Gaznevada una storia bolognese

Dal Museo Archeoideologico: Gaznevada una storia bolognese

La storia comincia a Bologna durante il convegno contro la repressione del settembre 1977, quando un gruppo denominato Centro d'Urlo Metropolitano pubblica per l'occasione su una cassetta collettiva la canzone Mamma dammi la benza. Ma tutto era nato alla fine del 1976 nella casa occupata di via Clavature al numero 20: la Traumfabrik, come la battezzò Filippo Scozzari il fumettaro. Una casa che i sogni li fabbricava davvero, dove si davano appuntamento disegnatori, musicisti, fotografi, video maker, in una miscela esplosiva di politica arte stili di vita alternativi. Alessandro Raffini (Sandy Banana poi Billy Blade) suona il sax, Gianpietro Huber (Johnny Tramonta poi Hal Capra) il basso, Marco Dondini (Bat Matic) la batteria, Giorgio Lavagna (Andy Droid poi Andrew Nevada) è il cantante solista, Ciro Pagano (E. Robert Squibb) alla chitarra e Gianluca Galliani (Nico Gamma) alle tastiere. I primi a criticarli sono i compagni della sinistra sia istituzionale che non, perché i compagni non possono vestirsi da fascisti, non…

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