I metroposter di Renato Curcio e Pablo Echaurren

I metroposter di Renato Curcio e Pablo Echaurren

C’era una volta un onesto editore che stava facendo bancarotta  a causa di una bolletta telefonica... Era l’epoca dei primi numeri 999 erotici e qualcuno che stava lì non seppe resistere  alla tentazione. La bolletta arrivò implacabile ed era una cifra milionaria insostenibile (allora eran lire). L’editore riuscì a onorare il debito: un libraio antiquario pagò tutto quel che c’era da pagare ed ebbe in cambio le tavole originali dei metroposter realizzati da Renato Curcio e Pablo Echaurren, e alcune serie a stampa, da loro firmati pazientemente uno per uno a garanzia. Poster che avevano tappezzato la metropolitana di Roma tra il 1994 e il 1995, attacchinati in lunghe file da ragazze e ragazzi ed erano il reportage di uno che dopo non so quanti anni, e senza aver ammazzato nessuno, poteva uscire dal carcere a respirare l'aria della libertà. Poter ascoltare e parlare con tante persone diverse: quanto sia bello e importante può capirlo solo chi è rimasto chiuso…

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STORIA DEL FUTURISMO – 1909: Uccidiamo il chiaro di luna!

STORIA DEL FUTURISMO – 1909: Uccidiamo il chiaro di luna!

Uccidiamo il chiaro di luna! di F.T. Marinetti è considerato il secondo e fondamentale manifesto futurista, ma pochi ne conoscono la storia bibliografica. Prima di tutto non è il secondo ma il terzo pubblicato: il secondo è Elettori futuristi!, uscito in volantino in occasione delle elezioni del 7 marzo 1909 (vedi Paolo Tonini, «I manifesti del Futurismo italiano», Gussago, Edizioni dell’Arengario, 2011: pag. 12, n. 2). Però è Marinetti stesso a creare l'equivoco fin dall'agosto 1909, pubblicandolo come prefazione al libro di Paolo Buzzi Aeroplani, col titolo di "secondo proclama futurista", e tale appare anche negli elenchi dei manifesti al retro dei primi volantini del Movimento Futurista a partire dal 1911/1912. D'altra parte il manifesto politico non aveva avuto molto successo... E poi non era questo il titolo originario. Il proclama, redatto nell'aprile 1909, viene pubblicato in luglio con un titolo più prosaico: La rassegna internazionale Poesia pubblica questo proclama di guerra, come risposta agli insulti di cui la vecchia…

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