STORIA DEL FUTURISMO 1934: L’anguria lirica, libro cyborg d’artista

STORIA DEL FUTURISMO 1934: L’anguria lirica, libro cyborg d’artista

"Come potremo combattere senza fucili né bombe Abbiamo soltanto questi libri d’aviazione stampati su latta da Mazzotti e Nosenzo per corazzarci il petto...". (Filippo Tommaso Marinetti, L'aeropoema di Cozzarini primo eroe dell'Esercito Repubblicano, (Milano), Edizioni Erre, s.d. (10 maggio 1944, pag. 17). A rileggerle oggi queste parole di Marinetti trasmettono più che non allora la tragedia di un paese alla deriva, l'Italia che voleva figurarsi imperiale e non aveva nemmeno di che proteggere i soldati decisi a morire per lei. Marinetti sarebbe morto nell'inverno di quell'anno ucciso da un infarto: “… io non ho nulla da insegnarvi mondo come sono da ogni quotidianismo e faro di una poesia fuori tempo spazio“. Aveva scritto nell'ultimo poema, l'ode alla famigerata Xa Mas. La storia mescola nell'orrore bellezza e sconcezza, verità e menzogna, i vincitori avranno sempre ragione, perché hanno vinto, e non c'è niente da portar via a chi stava dall'altra parte, la parte che ha perduto. Eppure quei libri che non…

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STORIA DEL FUTURISMO – 1914. Il vestito antineutrale

STORIA DEL FUTURISMO – 1914. Il vestito antineutrale

Il manifesto, pubblicato probabilmente in occasione delle manifestazioni interventiste a Milano nel settembre 1914, fu recensito negativamente da LA VOCE, Anno VI n. 19, Firenze, 13 ottobre 1914. Del manifesto esistono tre versioni in volantino della Direzione del Movimento Futurista: la prima edizione è in lingua francese: Le vêtement masculin futuriste. Manifeste, con data di redazione 20 maggio 1914; la seconda edizione è la versione ufficiale modificata e ampliata, in lingua italiana, con data di redazione 11 settembre 1914 e titolo: Il vestito antineutrale. Manifesto futurista; la terza è una ristampa della versione ufficiale, con identica data di redazione, ma pubblicata nel dicembre 1914, con l'immagine modificata in prima pagina (l'abito di Cangiullo al posto di quello di Marinetti) e la mancanza della dicitura: "Approvato entusiasticamente dalla Direzione del Movimento Futurista e da tutti i Gruppi Futuristi Italiani". "L'umanità si vestì sempre di quiete, di paura, di cautela e d'indecisione, portò sempre il lutto, o il piviale, o il mantello.…

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STORIA DEL FUTURISMO 1910 – 1911: musica futurista

STORIA DEL FUTURISMO 1910 – 1911: musica futurista

Il Manifesto dei Musicisti Futuristi di Francesco Balilla Pratella, con data di redazione 11 ottobre 1910, viene pubblicato per la prima volta in lingua italiana su un volantino edito dalla marinettiana rivista Poesia. Dopo una iniziale esortazione ai giovani affinché si liberino  dagli schemi imposti, elenca una serie di principi teorici per la creazione di musica realmente nuova: "1. Convincere i giovani compositori a disertare Licei, Conservatori e Accademie musicali, e a considerare lo studio libero come unico mezzo di rigenerazione. 2. Combattere con assiduo disprezzo i critici (...). 3. Astenersi dal partecipare a qualunque concorso con le solite buste chiuse e le relative tasse d'ammissione, denunziandone pubblicamente le mistificazioni e svelando l'incompetenza delle giurie, generalmente composte di cretini e rammolliti. 10. Combattere le romanze del genere Tosti e Costa, le stomachevoli canzonette napoletane e la musica sacra, che non avendo alcuna ragione di essere, dato il fallimento della fede, è diventata monopolio esclusivo d'impotenti rettori di Conservatorio e di…

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STORIA DEL FUTURISMO – 1910. I due primi manifesti della pittura futurista

STORIA DEL FUTURISMO – 1910. I due primi manifesti della pittura futurista

 Cominciamo col distinguere Il Manifesto dei Pittori futuristi da La pittura futurista. Manifesto tecnico. Uno sta all'altro come la teoria alla pratica: il primo enuncia i principi generali, l'altro elenca e approfondisce spunti tecnici e programmatici. Del primo non esiste una traduzione francese mentre il secondo fu tradotto sia in francese che in inglese con un titolo che faceva pensare al primo, ingenerando una confusione che trovò raccapricciante riscontro in alcune bibliografie. Procediamo con ordine. Il primo manifesto della pittura futurista è il Manifesto dei Pittori futuristi, in lingua italiana, sottoscritto da Umberto Boccioni, Carlo Dalmazzo Carrà, Luigi Russolo, Aroldo Bonzagni e Romolo Romani, che viene letto l'8 marzo 1910 al Politeama Chiarella di Torino durante la terza serata futurista, così descritta da Marinetti in un famoso volantino:  “A Turin, la troisème soirée futuriste fut une véritable «Bataille d'Hernani». Sur la scène de plus vaste théâtre de la ville, parurent, avec M. Marinetti et d'autres poètes, cinq jeunes peintres de grand…

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STORIA DEL FUTURISMO – 1909: Uccidiamo il chiaro di luna!

STORIA DEL FUTURISMO – 1909: Uccidiamo il chiaro di luna!

Uccidiamo il chiaro di luna! di F.T. Marinetti è considerato il secondo e fondamentale manifesto futurista, ma pochi ne conoscono la storia bibliografica. Prima di tutto non è il secondo ma il terzo pubblicato: il secondo è Elettori futuristi!, uscito in volantino in occasione delle elezioni del 7 marzo 1909 (vedi Paolo Tonini, «I manifesti del Futurismo italiano», Gussago, Edizioni dell’Arengario, 2011: pag. 12, n. 2). Però è Marinetti stesso a creare l'equivoco fin dall'agosto 1909, pubblicandolo come prefazione al libro di Paolo Buzzi Aeroplani, col titolo di "secondo proclama futurista", e tale appare anche negli elenchi dei manifesti al retro dei primi volantini del Movimento Futurista a partire dal 1911/1912. D'altra parte il manifesto politico non aveva avuto molto successo... E poi non era questo il titolo originario. Il proclama, redatto nell'aprile 1909, viene pubblicato in luglio con un titolo più prosaico: La rassegna internazionale Poesia pubblica questo proclama di guerra, come risposta agli insulti di cui la vecchia…

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STORIA DEL FUTURISMO – 1910. La battaglia di Venezia

STORIA DEL FUTURISMO – 1910. La battaglia di Venezia

. Il 27 aprile 1910 dalla Torre dell'Orologio di Venezia Marinetti, Boccioni, Bonzagni, Carrà, Russolo, Mazza e Palazzeschi lanciano sui turisti il volantino Venezia futurista in entrambe le versioni, italiana e francese (Venise futuriste, 200.000 copie dichiarate da Marinetti su COMOEDIA del 17 giugno 1910 con vignette di André Warnod), poi ristampato in maggio nella versione ampliata ad uso dei giornali col titolo: Contro Venezia passatista (vedi in questo blog Contro Venezia passatista). Nella ristampa,  tra i firmatari, scompare il nome di Bonzagni e viene aggiunto quello di Corrado Govoni. Di questa ristampa ci sono anche una versione francese (Venise futuriste, come nella prima edizione) e una in lingua inglese (Futurist Venice). Il primo agosto 1910 a Venezia, Teatro La Fenice, Marinetti improvvisa una serata futurista con un Discorso futurista ai Veneziani. Sono presenti Libero Altomare, Umberto Boccioni, Paolo Buzzi, Carlo Carrà, Enrico Cavacchioli, Gian Pietro Lucini, Armando Mazza, Aldo Palazzeschi e Luigi Russolo (vedi il manifesto di Francesco Balilla Pratella,…

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STORIA DEL FUTURISMO – 1909. Le prime edizioni del Manifesto del Futurismo

STORIA DEL FUTURISMO – 1909. Le prime edizioni del Manifesto del Futurismo

Il 28 dicembre 1908 uno dei più violenti terremoti della storia italiana sconvolge La Calabria e la Sicilia: raggiunse l'11°/12° grado della scala Marcalli e la terra tremò per 37 secondi provocando un maremoto con onde alte fino a dieci metri. Le vittime furono circa 140.000, Messina fu completamente distrutta, Reggio Calabria fu distrutta per metà, innumerevoli i danni alle città limitrofe. Marinetti aveva già pronto per le stampe il suo Manifeste du Futurisme, di cui rimandò il lancio. Il manifesto del futurismo fu il primo e il più sconvolgente terremoto nella storia delle arti, ma all'opposto di quello che aveva provocato morte e distruzione liberò una enorme carica di energie intellettuali, di speranze e di aspettative, l'energia che era propria dei giovani: i futuristi furono i primi contestatori, con loro fa la sua prima apparizione sulla ribalta della storia la contestazione giovanile. Il manifesto viene letto da Marinetti per la prima volta il 15 gennaio 1909: al Teatro Alfieri…

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L’ultimo libro delle “Edizioni di Poesia”: Bombardata Napoli canta

L’ultimo libro delle “Edizioni di Poesia”: Bombardata Napoli canta

Bombardata Napoli canta di Piero Bellanova è l'ultimo libro pubblicato dalle marinettiane Edizioni di Poesia. Siamo nell'agosto del 1943, alla vigilia dello sbarco di Salerno che avverrà il 9 settembre: "Napoli sei bella col fitto velo d'azzurro che non sa nascondere la bocca rossa invitante del Vesuvio… Urlano le sirene impazzite..." E infatti la copertina di Enrico Prampolini ritrae il Vesuvio tra esplosioni di note musicali, tenendo conto dell'inciso dell'amico poeta: "il mio desiderio - diventare una nota musicale". E' un libro dedicato agli amici, senza pubblico. Un libro triste, nonostante l'ostentato ottimismo, come il ritratto di Prampolini in cui non si riconosce Marinetti andato sul fronte russo. Le aeropitture che poi lo accompagnano, di Benedetta, Gerardo Dottori e Tullio Crali, sfumano la guerra fino a cancellarla, e rimangono linee, ombre, vertigini. La grafica elegante compone il dolore. E la poesia collaudo di Marinetti termina con una considerazione sulle avanguardie citando chissà chi: "Mallarmé è il nonno dei dadaisti divenuti…

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Il Fotodinamismo di Bragaglia immaginario (1911) e reale (1913)

Il Fotodinamismo di Bragaglia immaginario (1911) e reale (1913)

Fotodinamismo futurista di Anton Giulio Bragaglia è un dei libri fondamentali del Novecento, il testo teorico che inaugura la fotografia d'avanguardia e non, l'emancipazione dell'arte fotografica rispetto alla pittura. Negli anni Novanta fra i collezionisti si favoleggiava di una misteriosa edizione del 1911, e in effetti la pubblicazione era stata annunciata nella rivista L'ARTISTA, Anno I n. 5, del dicembre 1911, come segnalava Giovanni Lista (Cinema e fotografia futurista, Milano, Skira, 2001; pag. 275). Fotodinamismo futurista: seconda edizioneSi parlava di una misteriosa cartelletta a fogli sciolti di proprietà del critico Maurizio Fagiolo Dell'Arco, senza testo e con le sole tavole, e qualche studioso poco avvezzo a consultare direttamente i documenti ci cascò, come oggi l'incolpevole e pur utilissima Wikipedia. La cartelletta esisteva - Maurizio era un amico di Bruno e mio e ce ne aveva parlato -, ma condivideva con noi l'ipotesi che si trattasse semplicemente di una delle tre edizioni smembrata e non una bozza della fantomatica e inesistente…

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EROTICA FUTURISTA 33: Canzoniere futurista e “il grande Amore sintetico futuro”

EROTICA FUTURISTA 33: Canzoniere futurista e “il grande Amore sintetico futuro”

15 gennaio 1943. La guerra sta cambiando ed è la data in cui viene pubblicato il Canzoniere futurista amoroso guerriero, a cura di F.T. Marinetti, Farfa, Giovanni Acquaviva e Aldo Giuntini (Savona, Istituto Grafico Brizio).   Che la guerra stesse cambiando era nell'evidenza dei fatti in Africa e in Russia, nonostante il trionfalismo della propaganda. Questo libro fatto di canzoni, invenzioni grafiche, slogan e sogni è quasi un addio all'utopia futurista di ricostruire l'universo. E' una esplosione di creatività collettiva che coinvolge poesia musica pittura e arte grafica: un vero e proprio libro d'artista, testimonianza di quel che sarebbe stato possibile.   Enrico Prampolini, Creattività di Marinetti La copertina è di Osvaldo Peruzzi, Enrico Prampolini è presente con un disegno a piena pagina «Creattività di Marinetti», Francesco Cangiullo con una tavola parolibera. Poi ci sono le tavole musicali di Aldo Giuntini, Primo Fonario e Ferrato disegnate da Acquaviva, Dall'Asta e Vercelli.   L'introduzione di Marinetti è una esaltazione della radio…

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