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9999 – SUPERSTUDIO S-Space [Scuola Separata Per l’Architettura Concettuale Espansa], Firenze, s.d. (marzo 1971)

Da questo volantino è tratta l’immagine che significa questo blog. E’ una immagine che parla di futuro e di bellezza ma anche di qualcosa che eternamente non ritorna. E’ lieve, si proietta in spazi aperti e liberi dove regnano ragione e misura ma tutto sembra nascere dall’inquietudine delle onde.

S-SPACE è un luogo non fisico di produzione, elaborazione e trasmissione di idee, processi, eventi, apparizioni, profezie, ricordi, situazioni, esistenze. S-Space è esperienza e catalogo per l’architettura concettuale, espansa, impossibile, immaginaria e riflessa. S-space è un sistema globale teorico-pratico di didattica sperimentale per l’affinamento di strategie mentali…“.

Il volantino è del marzo 1971. Nel novembre dello stesso anno, nella discoteca Space Electronic di Firenze vari gruppi dell’architettura radicale, utopica e immaginaria, dagli Ant Farm al gruppo 9999 e Superstudio,  UFO, Gianni Pettena, Ugo La Pietra, Portola Institute, Giuseppe Chiari ecc. si daranno appuntamento in un “design happening” dove ciascuno porterà il proprio contributo di idee e di esperienze.

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Un progetto del Superstudio del 1968 (a destra è riconoscibile Adolfo Natalini)

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L’Arengario Studio Bibliografico, Radical italiano nel quadro internazionale dell’architettura utopica e visionaria 1957 – 1982, 2012

Erano giovani, avevano in tasca milioni ma solo di idee, colori, arcobaleni. Si chiamavano Ettore Sottsass, Superstudio, Archizoom, 9999, UFO, Pettena, La Pietra, Dalisi, Mendini, Gaetano Pesce, Strum… Erano architetti e designers ma delle case e dei casalinghi  non importava loro nulla, “il più grande progetto”, dicevano, “è progettarsi una vita intera sotto il segno della ragione”. L’architettura radicale è stata una breve folgorante stagione fra gli anni Sessanta e Settanta in cui per un momento è sembrato possibile costruire rapporti nuovi e significativi col mondo, la natura, gli altri. Non hanno costruito case o molto poche, ma hanno prodotto libri, manifesti, volantini, le tracce visibili dei loro pensieri.

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L’Arengario Studio Bibliografico, Adolfo Natalini. Dal Superstudio all’architettura di resistenza, 2012

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L’Arengario Studio Bibliografico, Architettura Radicale. Adolfo Natalini e il Superstudio, 2012

Abbiamo cercato e raccolto questi documenti in un catalogo Radical italiano nel quadro internazionale dell’architettura utopica e visionaria 1957 – 1982, abbiamo incontrato uno di loro, Adolfo Natalini del Superstudio, gli abbiamo portato via l’archivio con i bloc-notes che lui e i suoi amici riempivano di schizzi, disegni, scritte: il laboratorio dove si formavano le loro idee. Ne vennero fuori altri due cataloghi, uno dedicato solo alla bibliografia di Natalini: Adolfo Natalini. Dal Superstudio all’architettura di resistenza, l’altro ai documenti del suo archivio: Architettura Radicale. Adolfo Natalini e il Superstudio. Stampati, quaderni e disegni provenienti dall’archivio Natalini. Con una scelta di libri e di riviste. Mescolando immagini e soldi, quei cataloghi mettevano insieme momenti felici e conservavano la memoria di “un grande futuro” ci scrisse Natalini, “che ci siamo lasciati dietro le spalle”.

Quel futuro sta oggi in larga parte al Centre Pompidou o alla Beinecke Library dell’Università di Yale, per dirne due, in Italia no.

C’è un blog dedicato all’architettura radicale ricchissimo di notizie, filmati e immagini:
http://architetturaradicale.blogspot.com/

Qui invece il trailer di un film sul Superstudio, con interventi di Toraldo di Francia, Adolfo Natalini e altri:

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