Dal Museo archeoideologico: arte e sindrome di Down

Dal Museo archeoideologico: arte e sindrome di Down

L'8 giugno 1972, all'inaugurazione della Biennale veneziana, Gino De Dominicis espone tre oggetti sotto il titolo Seconda soluzione di immortalità (l'universo è immobile). Sono tre opere già esibite precedentemente: il Cubo invisibile (1967), rappresentato da un quadrato disegnato per terra; la Palla di gomma (caduta da 2 metri) nell'attimo immediatamente precedente il rimbalzo (1968) e una pietra Attesa di un casuale movimento molecolare generale in una sola direzione, tale da generare un movimento spontaneo della pietra.  Paolo Rosa, un giovane Down, osserva i tre oggetti seduto su una sedia, di fronte agli spettatori. Dalla sua persona emanano calma e serenità. Non è turbato dal pubblico. La relazione fra i tre oggetti è per lui sullo stesso piano della vita quotidiana: ha sperimentato fin dall'infanzia l'essere gettato nella vita, in un mondo fatto non a sua misura, e in quel disagio ha costruito la sua compostezza. Il pubblico osserva e si chiede «Che cosa vuol dire?». Dopo due ore la polizia…

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Abitare è essere ovunque a casa propria

Abitare è essere ovunque a casa propria

C’è una riflessione di Ugo La Pietra che mi ha colpito molto, quando diceva che lui non ha avuto un posto in cui riconoscersi e riconoscere il proprio passato: nato in un paesino del Sud aveva sempre vissuto in città, a Milano. Come se la città non permettesse l’affondare delle radici e forzasse ciascuno a cercare un punto fermo in superficie. Per me è questa la ragione dell’esistenza della gramigna. Ho sempre avuto rispetto e curiosità per quei fili d’erbaccia che si stringevano all’orlo dei marciapiedi, che spuntavano alla base dei muri lungo le strade asfaltate, così comuni nei quartieri alla periferia di una città industriale negli anni Settanta. Un paesaggio che mescolava asfalto e terra, sassi e lastricati, alberi e filo spinato, muretti, cani randagi, escrementi, cemento, pozzanghere. Quel paesaggio nessuno mai lo ha cantato, nessuno mai ci ha visto gran che di speciale. Eppure quel paesaggio era percorso da una umanità straordinariamente vitale, quelli che tornano quando li…

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Che cosa vuol dire?

Che cosa vuol dire?

L'8 giugno 1972, all'inaugurazione della Biennale veneziana, Gino De Dominicis espone tre oggetti sotto il titolo Seconda soluzione di immortalità (l'universo è immobile). Sono tre opere già esposte precedentemente: il Cubo invisibile (1967), rappresentato da un quadrato disegnato per terra; la Palla di gomma (caduta da 2 metri) nell'attimo immediatamente precedente il rimbalzo (1968) e una pietra Attesa di un casuale movimento molecolare generale in una sola direzione, tale da generare un movimento spontaneo della pietra. Paolo Rosa, un giovane Down, osserva i tre oggetti seduto su una sedia, di fronte (in opposizione) agli spettatori. E' subito scandalo, e nei giorni successivi al posto di Paolo c'è una bambina. Questo non ferma la Procura di Venezia: la sala viene definitivamente chiusa e l'artista viene accusato di sottrazione di incapace. Verrà assolto "perché il fatto non sussiste" soltanto nell'aprile del 1973. Molti anni dopo, nel 1986, De Dominicis progetta una scultura che raffiguri il personaggio della sua opera seduto come a…

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ET IN ARCADIA EGO

ET IN ARCADIA EGO

Little Sparta nel Lanarkshire in Scozia. Il giardino, la casa, l’opera di tutta la vita di Ian Hamilton Finlay. Non c’è che da essere non c’è che da vivere. Poeta giardiniere scultore ha creato uno spazio senza confini dove prosperassero mai divisi il lavoro, l’amore e la conoscenza. L’enigma che vela il quadro di Poussin può bene intitolare e spiegare questa impresa. Piante secolari ed essenze introdotte appositamente, forme di scultura, meridiane, targhe recanti iscrizioni poetiche o semplici nomi, occupano il giardino, a immagine e somiglianza del suo autore. Mondo antico e contemporaneo si oscurano e si illuminano, scompare tutto quello che stride, Apollo è un terrorista, Saint Just una pietra, le idee di Rousseau ritornano, una pistola non è una pipa. La stamperia da lui fondata nel 1961, la Wild Hawthorne Press, diviene uno dei mezzi più efficaci per la diffusione della sua arte. Ogni progetto prende la forma di libro o di stampa, in edizioni curatissime a tiratura…

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Aktionsraum 1

Aktionsraum 1

Ottobre 1969 a Monaco di Baviera: apre l'Aktionsraum 1. Una fabbrica dismessa diventa area di lavoro creativo, un luogo di sfruttamento si trasforma in centro di invenzione e comunicazione. Durò poco, un anno come la Comune, Fiume, il Settantasette, si consumò e sparì prima che tutto tornasse sotto controllo. Ignorati e buttati nell'immondizia, rimangono fogli di carta stampata a cercare la nostra memoria, e mai come oggi ne abbiamo avuto bisogno: http://www.arengario.it/homepage/_hp-pdf/collezione-aktionsraum-estratto.pdf Qui una sequenza dell'azione di Hermann Nitsch 7.Abreaktionsspiel (27 febbraio 1970): https://www.youtube.com/watch?v=ns2p-FGF6qs&bpctr=1440540434

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