Dal Museo archeoideologico: “sghiribizzo aereo” di Osvaldo Peruzzi

Dal Museo archeoideologico: “sghiribizzo aereo” di Osvaldo Peruzzi

"Caro Armando - Non spaventarti, non si tratta del bozzetto per la copertina di «L'Ala d'Italia» è solo uno sghiribizzo aereo... Ti comunico che ho avuto in visione privata il primo numero di quest'anno di «L'Ala d'Italia» ed ho quindi provveduto per la ricopiatura della testata; tutte le altre modalità saranno rispettate. Quando avrò ultimato il lavoro debbo spedire alla redazione o a te? Attendo tue notizie e tuo passaggio. Alalà. Osvaldo - Livorno 7 maggio X". Siamo nel maggio del 1932: Osvaldo Peruzzi ha deciso definitivamente che sarà pittore e futurista. La prima esposizione si era svolta il 13 novembre 1931 a Milano, non in una galleria ma in una saletta del Bar Taveggia in corso Buenos Aires: 13 pastelli su carta di cui alcuni - incredibile - furono venduti. Ma il 1932 è l'anno decisivo, il punto di non ritorno: Peruzzi si laurea in ingegneria al Politecnico di Milano, prende in mano la vetreria della famiglia e diventa…

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