L’ultima fotografia  di Julius Evola – con una lettera di Gianfranco De Turris

L’ultima fotografia di Julius Evola – con una lettera di Gianfranco De Turris

Tra molte belle fotografie che ritraevano scrittori, artisti e musicisti, ho scelto questa per il mio piccolo museo archeoideologico. Nel 1918, tornando dal fronte, Julius Evola in preda a una profonda crisi esistenziale decide di uccidersi, ma: "questa soluzione... fu evitata grazie a qualcosa di simile ad una illuminazione, che io ebbi nel leggere un testo del buddhismo delle origini. Fu per me una luce improvvisa: in quel momento deve essersi prodotto in me un mutamento, e il sorgere di una fermezza capace di resistere a qualsiasi crisi". Questo era il passo: "Chi prende l'estinzione come estinzione e, presa l'estinzione come estinzione, pensa all'estinzione, pensa sull'estinzione, pensa «mia è l'estinzione», e si rallegra dell'estinzione, costui, io dico, non conosce l'estinzione" (Julius Evola, Il cammino del cinabro, Milano, Scheiwiller, 1963; pp. 10 e 7). Comincia dunque da una riflessione sulla morte l'opera artistica e intellettuale del barone Giulio Cesare Andrea Evola (Roma 1898 - 1974), un percorso fuori da ogni classificazione,…

READ MORE