Pasolini e il calcio: una foto di Federico Garolla

Pasolini e il calcio: una foto di Federico Garolla

E.B.: Senza cinema, senza scrivere, che cosa le sarebbe piaciuto diventare? P.P.P.: Un bravo calciatore. Dopo la letteratura e l'eros, per me il football è uno dei grandi piaceri. («Enzo Biagi intervista Pier Paolo Pasolini», LA STAMPA, 4 gennaio 1973). «In Italia c'è un'eredità nobile nel rapporto tra poesia, letteratura e calcio. Penso ad uno come Pasolini. Non c'è niente che spieghi Pasolini quanto il suo modo di giocare a pallone. Io l'ho conosciuto a Roma, a Porta Portese, su un campo il cui fondo era di carbon fossile» (Intervista di Lorenzo D'Alò ad Adriano Sofri). Pasolini quando da giovane giocava a pallone lo chiamavano "Stukas" e quei giorni li ricordava come i più belli della sua vita. Era un'ala destra (allora non esistevano gli "esterni"), e non smise mai di frequentare i campetti di tutte le periferie, anche quando fondò nel 1968 la nazionale "Attori e Cantanti" di cui fu capitano. In origine quella squadra era composta da Pasolini,…

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Trash

Trash

Non vuol dire che una cosa è un rifiuto solo perché l’hanno buttata fra i rifiuti... dal film Trash   Il film Trash, prodotto da Andy Warhol per la regia di Paul Morrissey, fa parte della trilogia Flesh, Trash e Heat, realizzata poco prima di lasciare la Factory, che consacrò Morrissey come autore di culto del cinema indipendente. Girato nel corso di otto sabati pomeriggio, uscì il 5 ottobre 1970 e fu presentato nella Settimana Internazionale della Critica al Festival di Cannes 1971.   Lo spettacolo della perdizione ha sempre affascinato le persone perbene. Lo sguardo della signora nella foto è l'emblema di un desiderio impotente. Il suo sorriso accennato, la posa elegante, esprimono compiacimento: la bellezza di Joe è avvilita dalla meccanica dell'iniezione, presto la droga farà effetto stravolgendo quel volto con la sua piccola porzione di morte, di soldi, di nulla, in cambio di un attimo folgorante di pace e di abbandono. In un lurido stanzone convivono la…

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Lo scrittore e il potere: Pier Paolo Pasolini

Lo scrittore e il potere: Pier Paolo Pasolini

Il 14 novembre 1974 Pasolini pubblica sul Corriere della Sera un lungo articolo che farà scandalo: "Io so i nomi dei responsabili di quello che viene chiamato golpe.. Io so i nomi dei responsabili della strage di Milano del 12 dicembre 1969. Io so i nomi dei responsabili delle stragi di Brescia e di Bologna dei primi mesi del 1974... Io so i nomi delle persone serie e importanti che stanno dietro a dei personaggi comici come quel generale della Forestale che operava, alquanto operettisticamente, a Città Ducale (mentre i boschi bruciavano), o a dei personaggi grigi e puramente organizzativi come il generale Miceli. Io so i nomi delle persone serie e importanti che stanno dietro ai tragici ragazzi che hanno scelto le suicide atrocità fasciste e ai malfattori comuni, siciliani o no, che si sono messi a disposizione, come killers e sicari. Io so tutti questi nomi e so tutti questi fatti... di cui si sono resi colpevoli. Io…

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