buzzati-poema-01

Dino Buzzati, Poema a fumetti
Milano, A. Mondadori, settembre 1969
Testo e disegni di Dino Buzzati
Prima edizione

Molti dicono che via Saterna sia un vicolo nel centro di Milano. Altri sostengono che nemmeno esista. Per Dino Buzzati, che Milano la conosceva molto bene, era la via in cui si trovava un accesso all’aldilà.
Io di Buzzati mi fido.
Racconta di una porta che solo i morti possono trapassare. I morti e qualche predestinato o strano. Orfi è uno di questi, è un cantante beat, un idolo d’adolescenti, non un Claudio Villa. E non è che la veda sempre. La vede quando la sua Eura muore di un male oscuro: lei varca la soglia mentre a lui è impedito di passare. Orfi vorrebbe raggiunge Eura e riportarla alla vita. E allora canta. La canzone è tale che la bella portinaia gli apre e lo lascia discendere nell’Ade. O lui diventato musica può finalmente attraversare i muri?

buzzati-poema-02

Tavola tratta da Poema a fumetti

La discesa agli inferi ha qualcosa di straordinariamente erotico, forme bellissime di ragazze lo circondano e lo tentano. Come si fa a resistere? Ma chi veramente ne sa è il diavolo custode. Il diavolo custode è – forse era – un vivo a cui i morti hanno chiesto di restare. Lo avevano lusingato promettendogli chissà che cariche, poi il tempo era passato, il non tempo del regno dei morti, e ora non conta più se è vivo o morto: sta lì e come tutti ha piacere di stare a sentire un vivo, tutto quello che un vivo può raccontare. E’ la triste atmosfera dell’Ade. Lì tutto è perfetto e non esiste dolore: sono ormai immortali. Lì non ci sono contraddizioni, ricchi e poveri, potenti e oppressi. Lì non si può stare male, non si ha paura di nulla, non c’è disgrazia né disperazione. Non c’è nemmeno Dio né il bisogno di lui. Ma non appena si sente il profumo, il sapore, il più lieve fruscio, qualunque cosa ricordi la vita mortale, tutti vi prestano attenzione avidi di ricordare e di lasciarsi invadere dalla nostalgia della sensibilità.

buzzati-poema-03

Tavola tratta da Poema a fumetti


A Orfi il diavolo custode chiede canzoni e canzoni. Non il solito repertorio per carità. Occorrono canzoni che raccontino la vita, le storie grandi e terribili di una vita normale. Orfi allora canta l’ansia d’amore e dell’ignoto, il timore di Dio, le efferatezze i fasti le paure i propositi le illusioni, la morte così come i vivi se la raffigurano. I morti ascoltano, accorrono a milioni, per un momento si ricordano di piangere e sorridere, e di  aver paura del buio, dell’amore e della morte. Questo è la vita? Tutto quel che non torna deraglia sfugge e fa male, l’incertezza l’orrore il vuoto l’illusione?

buzzati-poema-04

Tavola tratta da Poema a fumetti

 

buzzati-poema-05

Tavola tratta da Poema a fumetti

Con le sue canzoni Orfi si guadagna il diritto di incontrare Eura: al casellario dei morti trova la sua scheda, una scheda che dice quando Eura partirà per un altrove che non si sa dov’è. Ma il tempo fugge mancano due ore: nella stazione c’è un treno in partenza con tanti morti illustri e altri meno, Eura è fra quelli, eccola è bellissima e lo riconosce. Ma lei sa che non è proprio possibile vorrebbe solo abbracciarlo per tutta quell’ora che resta, sentirne il calore ricordare la vita e tenere per sè l’orologio che Orfi ha al polso, per non dimenticare lo scorrere del tempo e in cambio lei gli darà un anello. L’ora è scaduta, irrimediabilmente, burocraticamente e Orfi è trascinato via da una forza sconosciuta, le mani non si tengono più, ed ecco di nuovo via Saterna. Nella via lo sconosciuto che gli indicò la porta coi suoi commenti inutili. A lui nella mano resta l’anellino del suo amore – il simbolo del ricongiungimento e dell’eterno ritorno – nella indicibile e atroce pace del mondo.

Fumetto o libro d’artista? Libro illustrato? Graphic novel? Comunque lo rigiriamo fra le mani questo libro rimane un enigma di carta e di poesia. Qui non serve la critica, ognuno provi a raccontarsela la storia eterna di Euridice e Orfeo.

buzzati-poema-06

Tavola tratta da Poema a fumetti

Lascia un commento