UNA TAZZA DI THE
(Mondovì 1974 - Mondovì 1976)
Una Tazza di The - [n. 10] Ultimo numero (giugno 1976)
Luogo: Mondovì - Roma
Editore: Supplemento a Stampa Alternativa
Stampatore: Lewis Mc Cann - London
Anno: 1976 (giugno)
Legatura: N. D.
Dimensioni: 1 fascicolo 30,5x21,3 cm.
Pagine: pp. (1) 14 (1)
Descrizione: Copertina illustrata con un disegno in rosso. Articoli: «Psicofarmaci»; «Droga»; «Come ci vedono - Come ci vogliono» (sui rapporti famigliari); «Si salvi chi può » (sul problema dell'inquinamento) e altri, tutti anonimi. Al retro di copertina viene riportato il comunicato del Living Theatre alla Biennale di Venezia del 1975. Viene annunciata la sospensione delle pubblicazioni e la prosecuzione nell'ambito teatrale in collaborazione con il Circolo Pinelli di Cuneo. La data di pubblicazione si evince dalla pag. 4.
Bibliografia: N. D.
Prezzo: € 150ORDINA / ORDER
Si giunge così all'ultimo numero, il 9 [ma 10], nel febbraio-marzo 1976 [ma giugno]. La psichedelica copertina annuncia "Ultimo numero" con un Olivia Oyl femminista a pugno chiuso, al centro di un turbinio di immagini lisergiche. Ci si ripropone di continuare con spettacoli live, in cooperazione con il circolo anarchico Pinelli di Cuneo, con cui in precedenza non erano mancate polemiche e divergenze di vedute. In questo senso, ha probabilmente funzione d'ispirazione l'arrivo del Living Theatre a Cuneo, previsto per il febbraio 1975, e di cui la rivista riferisce in ultima pagina. In un comunicato nella penultima pagina, invece, si riconosce che, se il "Movimento" continua a crescere a livello nazionale (si va verso il '77), la Tazza è "andata indietro", passando dalla diffusione a stampa a quella a ciclostile, che rappresenta innegabilmente un arretramento poco convincente per i redattori della rivista. Da qui la decisione di chiudere, anzi, "ibernare" la Tazza di tè, per una successiva rinascita: rinascita che avverrà, in certo senso, con "Poesia nella strada", la rivista che, a partire dal 1977 fino al dicembre 1980, traghetta la contro-cultura monregalese negli anni '80, pubblicata appunto da Edizioni Tazza di The, segno di una continuità ricercata pur nel deciso cambio di passo" (Lorenzo Barberis, «(Not) My Cup Of Tea», in MARGUTTE, blog, 6 febbraio 2014).