INVERNIZIO Carolina
(Voghera 1858 - Cuneo 1916)
Spazzacamino. Disegni del pittore Adriano Minardi
Luogo: Firenze
Editore: Salani
Stampatore: Stabilimento A. Salani
Anno: 1928
Legatura: brossura
Dimensioni: 19x12,5 cm.
Pagine: pp. 266 (6)
Descrizione: copertina illustrata a colori, 4 tavole a colori e numerose vignette a mezzatinta n.t. di Adriano Minardi (pseud. Silhouette, Roma? 1857 - Roma 1938). Dorso rinforzato, con lievi mancanze. Esemplare in buono stato di conservazione. Ristampa dell'edizione illustrata del 1912.
Bibliografia: Antonio Faeti, «Guardare le figure. Gli illustratori italiani dei libri per l’infanzia», Torino, Einaudi, 1972: pag. 393
Prezzo: € 40ORDINA / ORDER
Opera pubblicata per la prima volta nel 1912.
"Anche quando l'epoca dei piccoli spazzacamini volge al declino, Carolina Invernizio ripropone questa figura nel romanzo per ragazzi «Spazzacamino». E' l'avventura, piena di colpi di scena, di due bambini, il dodicenne Rampichino e il suo amico più grande Pallottola, che dalla Savoia scendono a Torino dopo essere stati affidati a Padron Pietro, dietro regolare contratto e versamento della caparra in monete d'argento. I due giovani sono trattati bene dal padrone, benché si sottolinei che quella non è la sorte di tutti gli spazzacamini: «mai busse, mai ingiurie, come capitava ad altri spazzacamini sotto altri padroni» (p. 28). II lieto fine è assicurato grazie all'intervento di generose e benefiche signore e i due ragazzi troveranno modo di riscattarsi con lo studio e realizzare così i propri sogni" (L. Luatti, «Venduti, girovaghi e randagi: bambini e ragazzi per il mondo nella letteratura per l'infanzia», in: Delfina Licata, «Rapporto italiani nel mondo 2014», Todi, Editrice Tau, 2014; pag. 151).
"Anche quando l'epoca dei piccoli spazzacamini volge al declino, Carolina Invernizio ripropone questa figura nel romanzo per ragazzi «Spazzacamino». E' l'avventura, piena di colpi di scena, di due bambini, il dodicenne Rampichino e il suo amico più grande Pallottola, che dalla Savoia scendono a Torino dopo essere stati affidati a Padron Pietro, dietro regolare contratto e versamento della caparra in monete d'argento. I due giovani sono trattati bene dal padrone, benché si sottolinei che quella non è la sorte di tutti gli spazzacamini: «mai busse, mai ingiurie, come capitava ad altri spazzacamini sotto altri padroni» (p. 28). II lieto fine è assicurato grazie all'intervento di generose e benefiche signore e i due ragazzi troveranno modo di riscattarsi con lo studio e realizzare così i propri sogni" (L. Luatti, «Venduti, girovaghi e randagi: bambini e ragazzi per il mondo nella letteratura per l'infanzia», in: Delfina Licata, «Rapporto italiani nel mondo 2014», Todi, Editrice Tau, 2014; pag. 151).
