BARBARO Umberto
(Acireale, Catania 1902 - Roma 1959)
«Simbolismo e immaginismo in Russia», IL SAGGIATORE Anno II - Fasc. 15 - n. 9
Luogo: Roma
Editore: N. D.
Stampatore: Arti Graf. U. Zamperini - Roma
Anno: novembre 1931
Legatura: N. D.
Dimensioni: 1 fascicolo 24,5x16,7 cm.
Pagine: pp. 305/356 [da pag. 312 a pag. 319]
Descrizione: L'articolo di Barbaro introduce 3 testi: «Introduzione alla poesia simbolistica» di Constantin Balmont; «Note sull'arte» di Valerj Briussof; e «2x2=5» di V. Scerscenievic. Traduzione di Zila Zariski e Umberto Barbaro. Con Una recensione di Domenico Carella a «Luce fredda» di Umberto Barbaro.
Bibliografia: N. D.
Prezzo: € 60ORDINA / ORDER
"L'immaginismo essendo ugualmente alieno all'individualismo borghese dei simbolisti e al comunismo borghese dei futuristi risulta essere il primo tuono della rivoluzione spirituale mondiale. (...) L'arte dev'essere gioiosa. Basta questo camminare in testa a un corteo di suicidi. L'immaginismo nasconde in sé il germe di un idealismo nuovo al di fuori delle classi, universale, arlecchinesco. Il motto di una dimostrazione immaginista è «l'immagine fine a se stessa». L'immagine come tema e come contenuto. (...) Il simbolismo venerava gli dei dell'eternità trapassata, il futurismo li distruggeva: l'immaginismo crea nuove divinità e di queste la prima è l'immaginismo stesso..." (V. Scerscenievic, da «2x2=5»).