RUBIN Jerry
(Cincinnati, Ohio 1938 - Los Angeles, California 1994)
Siamo tanti! [We are everywhere]
Luogo: Roma
Editore: Arcana Editrice
Stampatore: G.E.R. - Roma
Anno: 1973 [marzo]
Legatura: brossura
Dimensioni: 20x14 cm.
Pagine: pp. XXIII (1) - 204 (4)
Descrizione: copertina illustrata a colori con un disegno di Mizio Turchet. In quarta di copertina un ritratto fotografico in bianco e nero di Jerry Rubin, Timothy Leary e Habbie Hoffman di G. Mantega; numerose immagini fotografiche n.t. virate in diversi colori. Vario anche il colore del testo. Introduzione di Franco Quadri. Traduzione di Alberto della Chiostra. Prima edizione italiana.
Bibliografia: N. D.
Prezzo: € 60ORDINA / ORDER
Opera pubblicata per la prima volta col titolo «We are everywhere» (New York, Harper & Row, 1971).

"«Do it!», il precedente libro di Jerry Rubin era la sceneggiatura della rivoluzione. Con «Siamo tanti» assistiamo alla rappresentazione di questa sceneggiatura. Il prologo dell'azione sono i fatti dell'agosto 1968 durante i quali Chicago, amministrata dal brutale e tirannico sindaco Daley, viene messa a soqquadro da cinque giorni di combattimenti al Lincoln Park e attorno all'Hilton, l'albergo dei delegati alla Convenzione democratica. Ne seguì, nel settembre del '69, un processo famoso che durò cinque mesi e mezzo. L'aula del tribunale diviene teatro. Gli accusati, i Sette, ai quali va aggiunto Bobby Seale... assistono o partecipano all'azione scenica; fra essi primeggia Jerry che chiama sul palcoscenico i vari personaggi: gli Weathermen, le White Panter, le Pantere Bianche e il loro capo, John Sinclair, e poi Timothy Leary, evaso e ricercato dalla polizia, Allen Ginsberg che renderà una testimonianza che è anche un insegnamento. Contro di essi muovono il Sistema dell'ingiustizia, l'F.B.I., la CIA, il Grande Capitale, le Polizie Parallele, mentre allo scontro assistono i media, servi di due padroni. Nell'epilogo, la scena si sposta in Europa: dall'Olanda con i Kabouters, agli Yippies londinesi, ai Provisionals di Belfast. E quando le luci si spengono, quando anche l'ultima azione svanisce, resta l'amarezza di un silenzio che ancora nessuno ha rotto" (dal retro di copertina).