AA.VV.
Pollution. Per una nuova estetica dell'inquinamento - Da un'idea di Gianni Sassi - Una pavimentazione del centro storico di Bologna e ventisei modi di gestire una natura mutante: ventiquattro artisti e due gruppi musicali
Luogo: s.l.
Editore: Fondazione Iris
Stampatore: senza indicazione dello stampatore
Anno: s.d. [ottobre 1972]
Legatura: brossura a due punti metallici
Dimensioni: 23,8x17 cm.
Pagine: pp. 48
Descrizione: prima e quarta di copertina illustrate con una unica immagine fotografica in bianco e nero, numerose immagini fotografiche in bianco e nero n.t. A cura di Daniela Palazzoli, realizzazione di Carlo Burkhart. Catalogo originale dell'evento (Bologna, Piazza Santo Stefano, posa del pavimento: 3 - 8 ottobre; esposizione degli interventi: 8 - 14 ottobre; due concerti di «Solo and Ensemble» e «Franco Battiato Pollution»: 14 ottobre 1972).
Bibliografia: N. D.
Prezzo: € 250ORDINA / ORDER
Artisti partecipanti, alcuni dei quali anche con un testo: Vincenzo Agnetti (testo: «A1»), Agostino Bonalumi (testo: «Della polluzione culturale»), Mario Ceroli, , Federico Checchi, Lucio Del Pezzo, Amalia Del Ponte, Bruno Gambone, Piero Gilardi, Laura Grisi, Ugo La Pietra (testo: Il commutatore - Lo spazio collettivo», pp. 23-24), Renato Mambor, Armando Marocco, Gino Marotta, Hidetoshi Nagasawa, Antonio Paradiso, Gianfranco Pardi, Claudio Parmiggiani, Concetto Pozzati (testo: «Una rinnovata speculazione - estetica - »), Andrea Raccagni, Piero Raffaelli («Oh, that lovely pollution»), Gianni Ruffi, Gianni Emilio Simonetti (testo: «L'incendio del Kaiserreich», pp. 37-45), gruppo UFO (testo: «Coccoina», pp. 46-47), Franco Battiato.

"Lo sviluppo capitalistico inquina e distrugge la «natura» perché inquina e distrugge la capacità dell'uomo di determinare consapevolmente i propri fini sociali... Pollution propone un consapevole detournement dell'estetica capitalistica: vedere come fenomeni estetici i fiumi composti di rifiuti chimici, le spiagge invase dal petrolio e dai turisti del «tempo libero», le città inabitabili. Se vi sembra paradossale, assurdo, allora si deve ammettere come paradossale ed assurdo anche il sistema che produce queste «bellezze», ammettere che la Natura è solo un'illusione ideologica, che la critica ecologica è solo una parte della critica sociale al processo capitalistico di sviluppo. La «natura» - oggi - è un prodotto: è un campo di piastrelle di ceramica" (pp. 10-11).

"Negli anni Settanta Fondazione Iris con «Pollution» un'azione artistica rivoluzionaria senza precedenti, aveva portato all'attenzione del pubblico il problema dell'inquinamento. [...] Nell'autunno 1972 a Bologna, in piazza Santo Stefano, 26 artisti delle cosiddette controculture degli anni Settanta furono invitati a realizzare le loro installazioni su un pavimento particolare. La piazza era stata infatti rivestita da diecimila piastrelle di ceramica realizzate appositamente per l'evento da Iris Ceramica riproducendo una zolla di terra. [...] L'evento si concluse con un'esibizione di Franco Battiato e la stessa immagine della piastrella venne usata come copertina dell'album «Pollution» che il cantante pubblicò nel 1972" (dal sito web «Mario Cucinella Architects», 21.06.2018).