COLLODI NIPOTE
(Paolo Lorenzini, Firenze 1876 - 1958)
Picciriddu mio!… Storia quasi vera di due vittime della carità umana. Illustrazioni di F. Fabbi
Luogo: Firenze
Editore: R. Bemporad & F. "Biblioteca Bemporad per i Ragazzi n. 94"
Stampatore: Stab. Tip. già Civelli - Firenze
Anno: 1928
Legatura: legatura editoriale cartonata, dorso in tela decorata a colori
Dimensioni: 18,7x12,4 cm.
Pagine: pp. (4) 202 (2)
Descrizione: copertina illustrata in nero e verde su fondo beige, 4 illustrazioni a piena pagina e 11 vignette al tratto nt. di Fabio Fabbi (Bologna 1861 - Casalecchio di Reno 1946). Il libro è dedicato alla Regina Elena di Savoia. Esemplare in buono stato di conservazione). Prima edizione.
Bibliografia: N. D.
Prezzo: € 120ORDINA / ORDER
"In questo libro, miei piccoli amici, troveree alcune pagine tristi che forse strapperanno lacrime ai vostri occhioni belli. Ma in queste pagine io ritrarrò episodi della vita vera, e i dolori che vi narrerò, sono dolori che fanciulli come voi hanno sofferto. [...] Gli uomini della presente generazione, che forse risero troppo da fanciulli, baloccati da una caterva di libri scurrili, o piangono sogni non avverati, o soffrono il disinganno di svanite illusioni. Io voglio che gli uomini della futura generazione possano ridere senza maledire la vita, e strappo lacrime ai fanciulli dell'oggi. Avete capito miei piccoli amici? Io credo e spero" (dalla prefazione dell'autore).
"In «Picciriddu mio! Storia quasi vera di due vittime della carità umana», ambientato subito dopo il terremoto del 1908 che distrusse Reggio Calabria e Messina, Collodi parla di una grande e piccola borghesia ammantata di perbenismo, critica la vuota mondanità che emerge in mezzo alla tragedia, deplora le adozioni fittizie di orfani da parte dei ricchi. In una ideologia così marcata in senso conservatore si salva lo scetticismo di fondo, un’insoddisfazione congenita ma anche una componente irriverente e dissacrante" (Antonio Genna, «Storia della Letteratura per l’Infanzia - 24a parte: Collodi nipote», in: ANTONIO GENNA BLOG «Letteratura per ragazzi #25», 15 gennaio 2020).
"In «Picciriddu mio! Storia quasi vera di due vittime della carità umana», ambientato subito dopo il terremoto del 1908 che distrusse Reggio Calabria e Messina, Collodi parla di una grande e piccola borghesia ammantata di perbenismo, critica la vuota mondanità che emerge in mezzo alla tragedia, deplora le adozioni fittizie di orfani da parte dei ricchi. In una ideologia così marcata in senso conservatore si salva lo scetticismo di fondo, un’insoddisfazione congenita ma anche una componente irriverente e dissacrante" (Antonio Genna, «Storia della Letteratura per l’Infanzia - 24a parte: Collodi nipote», in: ANTONIO GENNA BLOG «Letteratura per ragazzi #25», 15 gennaio 2020).




