GOZZANO Guido
[Guido Gustavo Gozzano] (Agliè 1883 - Torino 1916)
Opere di Guido Gozzano III. L'altare del passato - L'ultima traccia - Edizione definitiva
Luogo: Milano
Editore: S.A. Fratelli Treves Editori
Stampatore: Coi tipi della S.A. Fratelli Treves editori in Milano
Anno: 1935 (30 luglio)
Legatura: brossura
Dimensioni: 21,5x16,5 cm.
Pagine: pp. (8) 281 (3)
Descrizione: 1 tavola f.t. (ritratto fotografico in bianco e nero dell'autore). Esemplare in ottimo stato di conservazione. Prima edizione definitiva nella prima raccolta delle «Opere di Guido Gozzano».
Bibliografia: Alberto Asor Rosa, «Dizionario della letteratura italiana del Novecento», Torino, Einaudi, 1992: pag. 265
Prezzo: € 80ORDINA / ORDER
Delle «Opere di Guido Gozzano» uscirono complessivamente 5 volumi, il sesto volume, «Epistolario» non venne pubblicato.

"Questo volume comprende, nuovamente rivedute e riordinate, le prose di varia ispirazione, novelle, argute e ironiche fantasie, agili incursioni nei campi della storia, già pubblicate dall'autore in giornali e riviste e quindi riprodotte nelle due raccolte separatamente intitolate «L'altare del passato» [1918] e «L'ultima traccia» [1919]. Si è creduto opportuno escludere soltanto alcune pagine, che, a giudizio di competenti, e per comune consenso degli stessi familiari del poeta e di suoi amici fedeli, potranno trovar posto più conveniente nella cronaca dell'attività pratica di Guido Gozzano, anziché nella storia della sua arte e nel complesso della sua poesia" (dall'«Avvertenza»).

"Frutto di collaborazione giornalistica sono le prose di rievocazione storica ed aneddotica che vennero a comporre il volume postumo «L'altare del passato», nel quale la critica quasi concorde ha ravvisato valori autentici d'ispirazione fantastica e d'emozione lirica. Quella nostalgia del passato, che nasce beninteso dal rifiuto del presente e che larga parte aveva già avuto nelle raccolte poetiche, è sembrata qui ritornare a farsi sentire con maggiore struggimento, e segnatamente in quelle prose che conservano alcuni ricordi di vita e di costume piemontesi tra Sei e Settecento. (...) A confronto, del resto, basta porre le novelle, anch'esse raccolte insieme in un volume postumo («L'Ultima traccia») e composte quasi tutte nel periodo 1915-1916 per il quotidiano torinese «La Stampa»: qui la necessità di affrontare argomenti attinti dalla vita borghese d'ogni giorno obbligò il Gozzano ad un impegno di cronista mondano per cui egli non era assolutamente preparato e nel quale invano tentò di riversare qualche dose dell'ironia che gli era congeniale" (Marziano Guglielminetti, in: Vittore Branca, «Dizionario critico della letteratura italiana», Torino, UTET, 1986: vol. II pag. 424).