PUZZ Controgiornale di sballofumetti
(Milano 1971 - Milano 1976)
Puzz - n. 10. Oedipuzz Rex
Luogo: Milano
Editore: s. ed.
Stampatore: stampato in proprio
Anno: ottobre/dicembre 1973
Legatura: brossura
Dimensioni: 23x16 cm.
Pagine: pp. 43 (1) compresa la copertina
Descrizione: copertina illustrata a fumetti stampati in rosso su fondo giallo di Max Capa. Opuscolo interamente illustrato con storie a fumetti in bianco e nero di Max Capa, Claudio Mellana, "Rauch 73", "Origa", "Braschi", "Marco", "Jannuzzi", e altri non identificati. Esemplare completo di inserto editoriale: «Titolo n. 2», 21,7x15,8 cm., foglio impresso al recto e al verso, dedicato al progetto di un festival per il giugno 1974. Ottimo stato di conservazione. Edizione originale.
Bibliografia: Attilio Mangano, "Le riviste degli anni Settanta", Bolsena, Massari, 1998: pp. 234-236
Prezzo: € 250ORDINA / ORDER
Questo numero precede in ordine di tempo Puzz n. 9 (s.d., ma novembre 1973) e Puzz n. 8 (12 dicembre 1973).

"Alla rivista deve essere obbligatoriamente attribuito l'appellativo di «situazionista» dal momento che applica nella pratica uno dei concetti base della teoria dell'Internazionale Situazionista. (...) Indispensabile per sovvertire i vecchi valori culturali ed estetici è l'attribuire loro un nuovo significato tramite la tecnica del "dètournement": una sorta di ribaltamento del senso. Questo metodo è ampiamente usato in tutti i numeri di Puzz in cui troviamo pagine intere di soli fumetti detournati: si usano le immagini di personaggi noti per far pronunciare loro frasi contro il sistema esistente in quanto lo scopo dei situazionisti è quello di distruggere l'arte tradizionale sfruttando le sue stesse armi" (Attilio Mangano, «Le riviste degli anni Settanta», Bolsena, Massari, 1998: pag. 234).

"Taviani non è un imbecille! Egli sa benissimo che la società è una prigione, che le rivolte nelle carceri rivelano in pieno alle masse proletarie e sottoproletarie la propria alienazione di oggetti per la produzione e la loro qualità di prigionieri!! Da guardiano carcerario di questa società il mastino Taviani sa benissimo che il primo luogo per reprimere è dove le contraddizioni esplodono senza maschera e senza spettacolo. Se dalle carceri ristrette l'esplosione si estendesse al carcere generalizzato della società il mastino ha già pronto il gorilla formato Badoglio: Henke. Da Pinochet Ugarte a Franchi e Ingrassia... o dalla fuga a brindisi a piazzale Loreto?" (dalla quarta di copertina).