LOTTA CONTINUA Giornale Quotidiano
(Roma 1972 - Roma 1982)
Lotta Continua - Anno VI n. 251. Argentina: il primo grande sciopero sotto la dittatura
Luogo: Roma
Editore: N. D.
Stampatore: Tipografia 15 giugno - Roma
Anno: 5 novembre 1977
Legatura: N. D.
Dimensioni: 1 fascicolo 43x29 cm.
Pagine: pp. 15 (1)
Descrizione: 2 fotogrammi tratti da un film in prima pagina; 2 disegni di Pablo Echaurren a pag. 5; paginone centrale: «La situazione dei circoli e collettivi giovanili a Milano dopo Bologna parlano alcuni compagni - ... ovvero nessuno può scagliare la prima pietra se è pietrificato»; inserto incluso nella numerazione delle pagine (pp. 11-14): «Controradio – Quell'antenna è un'arma impropria – Una cronaca liberata nell'aria che ha spaventato la voce del padrone», con 4 disegni e un collage di Pablo Echaurren; varie immagini fotografiche in bianco e nero n.t.
Bibliografia: N. D.
Prezzo: € 120ORDINA / ORDER
Fra gli altri articoli: Claudia [Salaris] e Pablo [Echaurren] «Scapigliato sarà lei!»; Gianfranco Viglietta «Da quale parte», ricordo del magistrato Mario Barone di Magistratura Democratica; Corradino Castriota «Il taccuino di Mario Barone»; «Iniziato il processo per òle bombe di stato – Trento, 4 – All'apertura del processo per le bombe del '71, Lotta Continua e le altre organizzazioni di sinistra si sono presentate parti civili contro gli eversori di Stato... - Lotta Continua consegna in aula la prova clamorosa della complicità del governo». In prima pagina l'annuncio «Oggi la stampa potrà vedere»: “Oggi la stampa potrà vedere in una conferenza-stampa, presso la sede dei gruppi parlamentari alle 12, Mimmo Pinto e Marco Pannella presenteranno due filmati di eccezionale valore: in essi si vede la polizia sparare contro manifestanti inermi il 12 maggio a Roma. Sparano i travestiti delle squadre speciali, sparano i poliziotti in divisa. Si vede la fiammata che esce dalle pistole, puntate ad altezza d'uomo, in piazza della Cancelleria. Il 16 maggio, il 23 agosto, e anche il 24 ottobre scorso, sotto l'incalzare delle solite interpellanze dei radicali e nostre – il governo ha sempre sfrontatamente risposto che il 12 maggio le forze di polizia non fecero uso delle armi da fuoco...”.