FABIANI Simonetta
[Simonetta Colonna Romano di Cesarò] (Roma 1922 - Roma 2011)
Lo snob in cucina [A Snob in the Kitchen]
Luogo: Milano
Editore: Sugar Editore
Stampatore: Tipografia F.lli Ferrari - Milano
Anno: 1967 (giugno)
Legatura: legatura editoriale in tela, sovraccopertina
Dimensioni: 21,4x11,5 cm.
Pagine: pp. 180 (4)
Descrizione: copertina illustrata con titoli in bianco e oro su fondo verde, 15 disegni di S.A.R. Giovanni di Borbone Principe delle Due Sicilie (Cavaliere dell'Ordine Costantiniano di San Giorgio). Traduzione dall'inglese di Lucia Usellini. Raccolta di 88 ricette. Esemplare in ottime condizioni di conservazione. Prima edizione italiana, contemporanea all'edizione in lingua inglese (New York, Doubleday & Co.).
Bibliografia: N. D.
Prezzo: € 60ORDINA / ORDER
"...Ricette esotiche, fantastiche, soprattutto snobissime, quali le Uova alla giungla, l'Arrosto Re Napoli o il Riso del milionario: piatti che entusiasmeranno lo snob improvvisatosi cuoco e gli daranno fama immediata di cordon bleu sollevando il plauso anche fra i suoi invitati più esigenti. Simonetta e il principe hanno dunque creato uno scintillante manuale di menus, piatti e contropiatti, in cui il lettore riscoprirà con sorpresa ed entusiasmo l'incanto del grembiule e delle casseruole, ed anche i piaceri della vera cucina: non quella dei consumi in scatola, ma quella, fatta con le proprie mani, della fantasia e della gola."

Fra le varie ricette: Spaghetti alla polonaise, Piccione al cartoccio, Manzo al Re di Napoli, Brioches alla Maria Antonietta, Salsa crema di capperi, Moro in camicia, Spumone al caffè, Tondini alla napoletana.

"Una nota creatrice di moda ha trovato il tempo per compilare una succulenta guida alla cucina servendosi dell’aiuto, quanto mai autorevole, di S.A.R. Giovanni di Borbone, principe delle Due Sicilie. Simonetta e il principe hanno messo insieme una serie di straordinari menus, con piatti e contropiatti, ricchi di sorprese e ornati di pietanze esotiche. Una cucina certamente snob, ma non per questo impraticabile a chi, una volta tanto, vuol romperla coi gusti semplici e casarecci" («Menus per ghiottoni», recensione al libro in RADIOCORRIERE TV n. 35, 1967).