MANN Thomas
(Lubecca 1875 - Zurigo 1955)
La morte a Venezia [Der Tod in Venedig] seguita da Fiorenza [Fiorenza]
Luogo: Milano
Editore: Edizioni del Quadrante, "Romantica 2"
Stampatore: S.A.T.E. Soc. An. Tipografica Editoriale - Milano
Anno: 1930 (28 agosto)
Legatura: brossura
Dimensioni: 19x12,8 cm.
Pagine: pp. 247 (9)
Descrizione: copertina illustrata a colori di Marcello Dudovich. Traduzione di A. Scalero. Esemplare appartenuto a Carlo Cordié (Gazzada Schianno, Varese, 1910 - Firenze 2002), il famoso critico letterario, francesista, italianista e bibliofilo, con sua firma autografa e data. Prima edizione italiana.
Bibliografia: AA.VV., «Dizionario universale della letteratura contemporanea», (Milano), Arnoldo Mondadori, 1959-1963: vol. III pag. 328
Prezzo: € 600ORDINA / ORDER
Opera pubblicata per la prima volta nel 1912. "«Morte a Venezia» presenta uno scrittore scontento della sua debolezza spirituale e avido di novità, che a Venezia, sullo sfondo di livide acque stagnanti e di un cielo plumbeo, annuncio dell'imminente scoppio del colera, viene preso da morbosa passione per un fanciullo di squisita bellezza. Dai ricordi classici del «Simposio» di Platone, il racconto passa con magistrale crescendo a torbide fantasie di licenza orgiastica e dionisiaca, conduce per gradi verso l'angoscia e la morte dell'artista, con un sentimento dominato dal concetto nietzschiano di simpatia con la morte" (AA.VV., «Dizionario universale della letteratura contemporanea», (Milano), Arnoldo Mondadori, 1959-1963: vol. III pag. 328).

"Aschenbach si rende conto della futilità della cosiddetta poesia quando la passione gli accende i sensi. Come Venezia, la città meravigliosa che affonda lentamente, anche lui si abbandona: segue di nascosto l’amato, si trucca per apparire più giovane, a poco a poco perde tutti i valori per cui era riconnosciuto come un rispettabile letterato. E muore felice, libero da un mondo che ignora la bellezza, nella visione stupenda dell’amato" (Paolo Tonini, in: L'Arengario S.B., «Il senso della morte. Parole e immagini», Gussago, Edizioni dell'Arengario, 2011; pag. 16).

Il dramma «Fiorenza», pubblicato per la prima volta nel 1906, si sviluppa intorno alla disputa fra Lorenzo il Magnifico morente e Girolamo Savonarola, sul possesso di Firenze: da una parte l'arte che sublimando gli istinti più bassi esalta la vita terrena, dall'altra la morale che avvilisce i sensi ed esorta alla salvezza dell'anima.