SIMONETTI Gianni-Emilio
(Roma, 1940)
La domesticazione sociale. Sulla modernità e il disagio che la governa
Luogo: Roma
Editore: DeriveApprodi, "I libri di DeriveApprodi 31"
Stampatore: Tipografia Graffiti - Roma
Anno: 2003 (febbraio)
Legatura: brossura
Dimensioni: 23x14 cm.
Pagine: pp. 165 (3)
Descrizione: copertina illustrata a colori con una immagine di Winston Smith, una immagine detournata a pagina doppia dell'autore. Esemplare con firma autografa dell'autore al frontespizio. Prima edizione.
Bibliografia: N. D.
Prezzo: € 200ORDINA / ORDER
"La «domesticazione sociale» è l'altro nome di quelle pratiche di dominio che sono all'origine di 'obbedienza, consenso, pace sociale. Non ideologie, forme di cultura o teorie, ma vere e proprie forze che plasmano la nostra vita, modellano i nostri comportamenti e vincolano il nostro comune. La «domesticazione sociale» è all'origine di quella sudditanza vissuta con disarmante fatalismo, in virtù della quale di volta in volta ci troviamo a rivestire gli abiti di un popolo di consumatori, produttori, guerrafondai, utenti, elettori... La «domesticazione sociale» è la misura di quella distanza tra i molti che obbediscono e i pochi che comandano... Capire le ragioni di ciò che produce la nostra alienazione nella forma della merce, nella forma dello spettacolo e nella forma del consenso è il presupposto per immaginare una possibile ribellione a questo presente e al prossimo futuro" (dal testo in quarta di copertina).