MARINETTI Filippo Tommaso
[Filippo Achille Emilio Marinetti] (Alessandria d'Egitto 1876 - Bellagio 1944)
Il Tattilismo. Manifesto futurista letto al Théatre de l'Oeuvre (Parigi), all'Esposizione mondiale d'Arte Moderna (Ginevra), e pubblicato da “Comoedia” in Gennaio 1921 [ristampa della prima edizione italiana integrale]
Luogo: Milano
Editore: Direzione del Movimento Futurista
Stampatore: Tip. A. Taveggia - Milano Via Ospedale 1
Anno: 11 gennaio 1921 [ma aprile/maggio 1921]
Legatura: volantino
Dimensioni: 29x23 cm.
Pagine: pp. 4 n.n.
Descrizione: ristampa, a distanza di circa due mesi, della prima edizione integrale in lingua italiana, riconoscibile per la presenza in calce della citazione di Dominique Braga del 15 aprile 2021.
Bibliografia: Paolo Tonini, «I manifesti del Futurismo italiano», Gussago, Edizioni dell’Arengario, 2011: pag. 79, n. 155.3 con errata menzione di terza edizione
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Il 14 gennaio 1921, alla Maison de l’Oeuvre di Parigi, Marinetti tiene una conferenza annunciando la nascita di un’arte nuova, il Tattilismo. Scoppiano tafferugli provocati dal gruppo Dada. La prima edizione del manifesto viene pubblicata in lingua francese in COMOEDIA, Parigi, 16 gennaio 1921 col titolo «Le Tactilisme». Seguono tra febbraio e marzo 1921 due edizioni in lingua italiana con titolo «Il Tattilismo» di cui è difficile stabilire l'esatta successione: una pubblicata in volantino dalla "Direzione del Movimento Futurista", prima edizione integrale in lingua italiana con l’aggiunta del lungo paragrafo «Educazione del tatto», in risposta alle critiche di Francis Picabia; l'altra, non integrale, sulla rivista L’UOMO NUOVO Rivista di Critica Letteraria e d’Arte, Anno II n. 11 (Firenze, La Nave, 1 marzo 1921). Segue poco dopo una quarta edizione, ristampa della seconda, identica nel testo ma con l'aggiunta in calce di una citazione di Dominique Braga datata 15 aprile 1921: "Gli uomini e le scuole detti di avanguardia devono la loro libertà alla rivoluzione futurista. Marinetti rimane il grande inventore. Ciò che c'è di vitale nei tentativi di oggi fu portato ieri da lui. Bisognerebbe proclamarlo violentemente (Le Crapouillot, 15 aprile 1921)". Questa ristampa esce in entrambe le versioni, italiana e francese. Una quinta edizione, comprendente una seconda parte inedita, viene pubblicata su L’AMBROSIANO Anno II n. 268/269 (Milano, 9/10 novembre 1924). Infine una sesta edizione, ristampa identica nel testo alla quinta, esce con il titolo «Alla scoperta di nuovi sensi» su L’IMPERO Anno III n. 17/18 (Roma, 30/31 maggio 1925).

"Nelle mie osservazioni attente e antitradizionali di tutti i fenomeni erotici e sentimentali che uniscono i due sessi, e dei fenomeni non meno complessi dell'amicizia, ho compreso che gli esseri umani si parlano colla bocca e cogli occhi, ma non giungono ad una vera sincerità, data l'insensibilità della pelle, che è tuttora una mediocre conduttrice del pensiero. Mentre gli occhi e le voci si comunicano le loro essenze, i tatti di due individui non si comunicano quasi nulla nei loro urti, intrecci o sfregamenti. Da ciò la necessità di trasformare la stretta di mano, il bacio e l'accoppiamento in trasmissioni continue di pensiero. Ho cominciato col sottoporre il mio tatto ad una cura intensiva localizzando i fenomeni confusi della volontà e del pensiero su diversi punti del mio corpo e particolarmente sul palmo delle mani...".