ERRATA
[Toni Arno, Patrick Journiez, Mario Perniola, Freville]
Errata 1. Numero in attesa di registrazione [unico fascicolo pubblicato]
Luogo: Genova
Editore: Edizione Libreria Tassi
Stampatore: senza indicazione dello stampatore
Anno: giugno 1973
Legatura: brossura
Dimensioni: 32x21,5 cm.
Pagine: pp. 29 (1)
Descrizione: copertina illustrata con una immagine fotografica in bianco e nero solarizzata («Hotel de l'Avenir», sede della Prima Internazionale all'indomani della Comune di Parigi). Pubblicazione situazionista, unico fascicolo pubblicato. Esemplare in buono stato di conservazione. Edizione originale.
Bibliografia: N. D.
Prezzo: € 200ORDINA / ORDER
Direttore responsabile: Mario Perniola. Redazione: Toni Arno, Patrick Journiez, Mario Perniola, Freville.
Sommario:
- La guerra nella vita attuale.
- Proletarizzazione e differenza.
- Linee generali della critica.
"Dal Watergate al Cile, passando per... gli errori sono enormi, enormi e gratuiti. Si stabilizza una misura comune, non serve a nulla stupirsi o indignarsi. Né stupore né giuste constatazioni servono a rendere nulli dei fatti compiuti. Testimoni di situazioni di fatto. E' da lungo tempo che i limiti del sopportabile sono stati schiacciati sotto i piedi, compressi, distrutti. La confusione non è nuova, eppure la sua opera fa parte dell'attualità. La paura che possano essere intuite le intenzioni dominanti basterebbe da sola a motivare il maneggio degli imbrogli e il trattamento delle informazioni. [...] Dichiarazioni, prese di posizione, manifestazioni: fesserie che non modificano nulla, modi di procedere derisori che non provocano alcun effetto sulla situazione. [...] Nel movimento mondiale contemporaneo, la vita può essere ancora quotidiana? [...] Lontana o, all'opposto, intestina, si sta svolgendo una guerra di cui si ignorano le leggi, una guerra molto irregolare. Essa s'infiltra nello scenario disfatto di ogni giorno. [...] La questione sembra dunque porsi diversamente: questo sommovimento mondiale è d'ordine essenziale oppure scivola sulla china saporosa delle lotte per procura? Le lotte contro la dominazione del despotismo, che si stanno abbozzando parallelamente, sono lotte degli uomini per se stessi, direttamente, oppure ricadono una volta di più nel ridotto politico, questo vasto imbuto di strozzamento della critica, sola arma che può essere contemporanea? Una parte della risposta è in questo: la politica si è sempre impadronita della critica per soffocarla. La tradizione di questa tara ha fatto dimenticare la realtà del sabotaggio continuo della verità. E più che mai oggi solo la critica può sciogliere una confusione che diventa omicida. [...] Una serie interminabile di «problemi» è gettata in pasto al «grande pubblico» che è confuso da questo frastuono. Poi degli specialisti diversi (scrittori, sociologhi, «filosofi», ecc.) danno il significato di ruolo attivo alle reazioni che questi problemi sollevano nel «grande pubblico» e ci fanno credere che i sentimenti che si combattono dentro di noi sono il risultato di una scelta, mentre è proprio da questi problemi che siamo confusi. Tutti i mezzi sono buoni pur di impedire il discernimento delle reali preoccupazioni [...]. Non ci si stupisca poi se la violenza si trasforma in aggressività, e se la via d'uscita da questo vaso chiuso sono i molti crimini di cui è cosparso ogni giorno. Non si esce dal luogo del delitto" (pp. 1-2).
Ne esiste anche una versione in traduzione francese con l'aggiunta di alcune immagini fotografiche (Editions Polyglottes, 1973).
Sommario:
- La guerra nella vita attuale.
- Proletarizzazione e differenza.
- Linee generali della critica.
"Dal Watergate al Cile, passando per... gli errori sono enormi, enormi e gratuiti. Si stabilizza una misura comune, non serve a nulla stupirsi o indignarsi. Né stupore né giuste constatazioni servono a rendere nulli dei fatti compiuti. Testimoni di situazioni di fatto. E' da lungo tempo che i limiti del sopportabile sono stati schiacciati sotto i piedi, compressi, distrutti. La confusione non è nuova, eppure la sua opera fa parte dell'attualità. La paura che possano essere intuite le intenzioni dominanti basterebbe da sola a motivare il maneggio degli imbrogli e il trattamento delle informazioni. [...] Dichiarazioni, prese di posizione, manifestazioni: fesserie che non modificano nulla, modi di procedere derisori che non provocano alcun effetto sulla situazione. [...] Nel movimento mondiale contemporaneo, la vita può essere ancora quotidiana? [...] Lontana o, all'opposto, intestina, si sta svolgendo una guerra di cui si ignorano le leggi, una guerra molto irregolare. Essa s'infiltra nello scenario disfatto di ogni giorno. [...] La questione sembra dunque porsi diversamente: questo sommovimento mondiale è d'ordine essenziale oppure scivola sulla china saporosa delle lotte per procura? Le lotte contro la dominazione del despotismo, che si stanno abbozzando parallelamente, sono lotte degli uomini per se stessi, direttamente, oppure ricadono una volta di più nel ridotto politico, questo vasto imbuto di strozzamento della critica, sola arma che può essere contemporanea? Una parte della risposta è in questo: la politica si è sempre impadronita della critica per soffocarla. La tradizione di questa tara ha fatto dimenticare la realtà del sabotaggio continuo della verità. E più che mai oggi solo la critica può sciogliere una confusione che diventa omicida. [...] Una serie interminabile di «problemi» è gettata in pasto al «grande pubblico» che è confuso da questo frastuono. Poi degli specialisti diversi (scrittori, sociologhi, «filosofi», ecc.) danno il significato di ruolo attivo alle reazioni che questi problemi sollevano nel «grande pubblico» e ci fanno credere che i sentimenti che si combattono dentro di noi sono il risultato di una scelta, mentre è proprio da questi problemi che siamo confusi. Tutti i mezzi sono buoni pur di impedire il discernimento delle reali preoccupazioni [...]. Non ci si stupisca poi se la violenza si trasforma in aggressività, e se la via d'uscita da questo vaso chiuso sono i molti crimini di cui è cosparso ogni giorno. Non si esce dal luogo del delitto" (pp. 1-2).
Ne esiste anche una versione in traduzione francese con l'aggiunta di alcune immagini fotografiche (Editions Polyglottes, 1973).