BURROUGHS William Seward
(St. Louis 1914 - 1997)
Electronic Revolution
Luogo: s.l.
Editore: Henri Chopin "Collection OU"
Stampatore: Ian Ormiston - Blackmoor Head Press - Cambridge
Anno: 1971 [30 ottobre]
Legatura: brossura fresata
Dimensioni: 26x20,3 cm.
Pagine: pp. 76 (4)
Descrizione: copertina illustrata con un disegno e composizione grafica del titolo in nero e rosso su fondo avorio, e una tavola in bianco e nero n.t. di Brion Gysin («Collection OU n. 2»). Testo in lingua inglese. Impaginazione e traduzione in lingua francese di Henri Chopin. Tiratura complessiva di 500 copie numerate di cui le prime 50 su carta speciale, con due grafiche originali di Brion Gysin. Esemplare nella tiratura ordinaria di 450. Prima edizione assoluta.
Bibliografia: N. D.
Prezzo: € 300ORDINA / ORDER
Alcune fonti (per es. Wikipedia) indicano come prima edizione quella pubblicata da Udo Breger (Expanded Media Edition), datandola 1970. In realtà questa è la seconda, pubblicata oltretutto nel 1971 (o gennaio 1972): «Die elektronische Revolution [Electronic Revolution]», Göttingen, Expanded Media Editions. La prima edizione è quella a cura di Henri Chopin e tradotta in francese, del 30 ottobre 1971 (cfr. Brian E.C. Schottlaender, «Anything But Routine: A Selectively Annotated Bibliography of William S. Burroughs», v. 3.0, UC San Diego Libraries, 1 marzo 2012).

Il libro è un vero e proprio manuale di sovversione mediatica. L'idea di fondo è che il linguaggio sia di natura virale: “Nella Rivoluzione elettronica avanzo la teoria che il virus sia una piccola unità di parola e immagine”. Il virus tende ad autoreplicarsi infettando l'organismo ospite: la mente umana è l'organismo nel quale le parole/immagini si propagano, prodotte e controllate dai mass media secondo determinate linee di associazione: nella società dei consumi nessun condizionamento è imposto ma si sviluppa a partire da desideri, sentimenti, pensieri intimi a ciascun consumatore che parli la lingua dei mass-media e quindi moltiplichi e autopropaghi quelle linee di associazione. Un rimedio efficace è la tecnica del cut-up (taglia e incolla): "Quando queste linee sono tagliate le associazioni si spezzano. Potete tagliare le linee del chiacchiericcio mediatico e creare nuove linee di contatto in contatto con la strada, tramite un semplice registratore a nastro.Suggerisco che la stampa underground adotti l’uso di tecniche di cut-up. Per esempio, preparare un cut-up dei peggiori politici reazionari e metterci intorno le peggiori immagini che riuscite a trovare”. Il cut-up è “un’arma per confondere e annullare le linee di associazione messe in campo dai media”.