MOUSTAKI Georges
[Giuseppe Mustacchi] (Alessandria d'Egitto 1934 - Nizza 2013)
DELPECH Michel
(Courbevoie 1946)
E' troppo tardi (Il est trop tard) - L'isola di Wight (Wight is Wight)
Luogo: Milano
Editore: Edizioni Musicali Carré d'As
Stampatore: Tip. Lit. La Musica Moderna - Milano
Anno: 1970
Legatura: brossura a fogli sciolti
Dimensioni: 24,5x17 cm.
Pagine: pp. 20 (ma 18)
Descrizione: copertina illustrata con i ritratti fotografici di Georges Moustaki e Michel Delpech. Spartiti musicali delle due canzoni. 1. «E' troppo tardi» (Il est trop tard, 1969), cantata da Georges Moustaki, testo e musica dello stesso, traduzione italiana di Enrico Medail e Bruno Lauzi; spartito per pianoforte, vibrafono e chitarra, violino e fisarmonica, contrabbasso e chitarra d'accompagnamento, strumenti in si bemolle, strumenti in mi bemolle; 2. «L'isola di Wight» (Wight is Wight, 1969), cantata da Michel Delpech, testo dello stesso, musica di Roland Vincent, traduzione italiana di Alberto Salerno e Claudio Daiano; spartito per pianoforte, vibrafono e chitarra, violino e fisarmonica, contrabbasso e chitarra d'accompagnamento, strumenti in si bemolle, strumenti in mi bemolle. La canzone verrà poi diffusa in Italia dal complesso dei Dik Dik. Edizione originale italiana.
Bibliografia: N. D.
Prezzo: € 40ORDINA / ORDER
La prima edizione del festival dell'Isola di Wight si tenne il 31 agosto 1968, con un concerto dei Jefferson Airplane, seguito da circa 10.000 persone. L'anno seguente il festival durò 2 giorni, il 30 e il 31 agosto 1969, e vide la presenza di Bob Dylan, Joe Cocker, gli Who, e i Free. L'edizione più nota fu sicuramente quella del 1970, che si tenne dal 26 al 30 agosto. Seguita da 600.000 persone e documentata dal film di Murray Lerner «Message To Love: The Isle Of Wight festival», l'edizione del 1970 è rimasta famosa per essere stata l'ultima grande esibizione pubblica di Jimi Hendrix prima della sua morte, ma anche quale ultima apparizione del gruppo dei Doors con Jim Morrison in Europa, nonché per quelle degli Who, Joni Mitchell, Miles Davis, Jethro Tull, Free, Ten Years After, Joan Baez, Moody Blues, Donovan, ELP, Leonard Cohen, e molti altri. L'evento fu però dal punto di vista economico un fallimento, in quanto molti non pagarono il biglietto di entrata (3 sterline per 5 giorni di musica): gli organizzatori, che avevano già subìto le critiche negative degli abitanti dell'isola, vennero messi in liquidazione e dovettero coprire un buco di 125.000 sterline; il festival non si svolse più così per parecchi anni e riprese soltanto nel 2002. All'isola di Wight e al Festival del 1969 Michel Delpech dedicò la canzone «Wight is Wight», di cui il gruppo musicale italiano dei Dik Dik cantò poi la versione italiana, intitolata «L'Isola di Wight» [testo tratto da Wikipedia].