VACCARI Franco
(Modena 1936)
Franco Vaccari
Luogo: Bologna
Editore: Galleria de' Foscherari
Stampatore: Grafis - Bologna
Anno: 1976 (marzo/aprile)
Legatura: brossura a due punti metallici
Dimensioni: 29,6x21 cm
Pagine: pp. 12 n.n.
Descrizione: copertina con testo e titoli in nero su fondo bianco, 9 immagini fotografiche in bianco e nero n.t. che, oltre al ritratto dell'anziano "costruttore di orchestrine" riproducono i fantocci, ciascuno nella propria cassetta, che rappresentano gli artisti: l'artista (lo stesso Vaccari), Andy Warhol, Jannis Kounellis, Rudolf Schwarzkogler, Gino De Dominicis, Joseph Beuys, Gilbert & George, Christian Boltanski. Testo critico di Pietro Bonfiglioli. In appendice un testo di Gianni Scalia. Tiratura di 2000 esemplari. Catalogo originale della mostra (Bologna, Galleria de' Foscherari, marzo/aprile 1976).
Bibliografia: N. D.
Prezzo: € 150ORDINA / ORDER
Testo dell'artista in copertina: "Ad un costruttore di orchestrine a pedali, che poi noleggia ai mendicanti della zona, ho descritto alcuni noti artisti e il loro lavoro. Volevo vedere quali modificazioni subiva l'immagine di partenza quando veniva filtrata e riorganizzata da una persona che appartiene ad una situazione culturale diversa da quella in cui operano gli artisti. In pratica quersta operazione è analoga al fotografare dove però al posto dell'INCONSCIO TECNOLOGICO del medium fotografico, viene utilizzato l'inconscio ben più complesso di una persona".

"Alcune cassette di legno chiaro, tutte uguali, sono allineate in una serie che sembrerebbe prolungabile ad arbitrio dell'espositore. Ancora una volta il visitatore è invitato a collaborare, a penetrare nel chiuso: in questo caso ad aprire le cassette. [...] Dentro alle cassette si trovano dei piccoli corpi, grottesche immagini plastiche, marionette - si direbbe - ricavate rozzamente da manici di scopa. A uno sguardo attento , queste sculture si rivelano la traduzione in dimensioni stereometriche e deformate di alcuni personaggi raffigurati in fotografie che l'artista a volte incolla all'interno della cassetta quasi per istituire un confronto umoristico fra il modello e l'opera (la cui identificazione, del resto, è suggerita dalla targa metallica dove è inciso il nome del modello). I modelli sono il ritratto fotografico di artisti che Vaccari sente affini al suo lavoro perché operanti nel settore delle esperienze comportamentistiche o in settori vicini (la body art, la fotografia serigrafica e cinematografica di Warhol, ecc.). [...] Vaccari non è direttamente l'autore. Nel processo ideativo di cui essi sono l'esecuzione l'artista svolge soltanto la funzione dell'ispiratore o sperimentatore o provocatore. [...] Come suo sostituto, autore diretto di queste marionette irrigidite, si colloca [...] un quasi mendicante, vecchio paltoniere, che vive in una baracca presso Modena e fabbrica pupazzi con una tecnica infantile, residuo degradato di una antica abilità artigianale (la costruzione di orchestrine a pedali: un'attività gratuita e disinteressata come quella della natura). A lui Vaccari in qualità di plagiario e di committente mostra in fotografia alcuni artisti noti, illustrandoli come personaggi vedettes, che per contrassegni vistosi o episodi clamorosi hanno raggiunto le pagine dei rotocalchi. [...] Vaccari, dunque, non è l'autore, ma piuttosto l'autore dell'autore" (dal testo introduttivo di Pietro Bonfiglioli).