MARUSSIG Guido
(Trieste 1885 - Gorizia 1972)
D'ANNUNZIO Gabriele
(Pescara 1863 - Gardone Riviera, Brescia 1938)
FIUME
[Francobolli]
Posta Fiume - Effigie di Gabriele D'Annunzio [sere completa di 14 valori con l'effigie]
Luogo: (Fiume)
Editore: N. D.
Stampatore: BVM Bertieri e Vanzetti - Milano
Anno: 12 settembre 1920
Legatura: N. D.
Dimensioni: 14 francobolli 3x3,5 cm. applicati su foglio d'album 29x23 cm.
Pagine: N. D.
Descrizione: Effigie di Gabriele D’Annunzio con il motto «Hic manebimus optime» disegnata da Guido Marussig. Serie completa dei 14 valori "testa di D'Annunzio". Francobolli originali pubblicati in occasione della commemorazione della Santa Entrata del 12 settembre 1919. Esemplari timbrati in differenti periodi fra il 1920 e il 1921.
Bibliografia: N. D.
Prezzo: € 350ORDINA / ORDER
"Dopo la serie provvisoria per la Reggenza Italiana del Carnaro vennero emessi il 12 settembre 1920 i francobolli definitivi disegnati da Guido Marussig e incisi da B.V.M. e stampati da B.V.M. [Bertieri e Vanzetti - Milano]: 14 valori con la testa [di D'Annunzio] di semiprofilo... recanti la scritta «Hic manebimus optime» e due magnifici francobolli per espressi, forse i migliori mai emessi per tale servizio al mondo e un triangolare per la tassa spedizione giornali con tanto di fumigante vascello postale" (Angelo G. Giumanini, in: Antonio Massimo Calderazzi, «Almeno non ignobili», Udine, Gaspari, 2001; pag. 162).





Elenco dei valori:
1

. 5 centesimi verde.


2. 10 centesimi rosso carminio.
3. 15 centesimi grigio.
4. 20 centesimi arancio.

5. 25 centesimi bleu nero.


6. 30 centesimi bruno rosso.
7. 45 centesimi bruno oliva.
8. 50 centesimi violetto.
9

. 55 centesimi bruno giallo.


10. 1 lira nero.


11. 2 lire lilas.


12. 3 lire verde scuro.


13. 5 lire bruno.


14. 10 lire ardesia.

Non son compresi i 3 valori senza effigie: 15. Espresso, 30 centesimi bleu verde.
16. Espresso, 50 centesimi rosa.
17. Francobollo postale per giornali - 1 centesimo, verde; triangolare.


Dopo il Natale di sangue, tra il 4 e il 13 gennaio 1921, i legionari lasciano Fiume e Giovanni Comisso così ne scrive: “I legionari erano furenti contro il governo nazionale e nella rabbia si strappavano i distintivi dell’esercito italiano, al posto delle stellette si mettevano i francobolli di Fiume. In Italia nessuno si era mosso a nostro favore, i partiti che dapprima ci avevano dato assistenza nulla fecero per noi. Tutta l’Italia ci avrebbe lasciati trucidare. Le truppe che ci erano venute ad assalire nella vigilia di Natale erano state eccitate con premi e con bevande. Il governo di Roma approfittò delle feste natalizie durante le quali non sarebbero usciti i giornali per compiere tranquillamente l’operazione. Il Comandante dalla nostra radio fece trasmettere a tutto il mondo l’annuncio del sacrificio mentre si compiva“. (Giovanni Comisso, «Le mie stagioni», Edizioni di Treviso, 1951; pag. 111).