B°T
[bit] arte oggi in Italia / art: what’s happening In Italy today
Bit - Anno II n. 1
Luogo: Milano
Editore: ED912 Edizioni di Cultura Contemporanea
Stampatore: Arti Grafiche La Monzese - Cologno Monzese
Anno: aprile 1968
Legatura: brossura.
Dimensioni: 24x17 cm.
Pagine: pp. (8) 40 (8)
Descrizione: copertina illustrata con una immagine fotografica in verde scuro su fondo verde chiaro, numerose immagini fotografiche e riproduzioni di opere in bianco e nero e in verde n.t. Esemplare mancante del multiplo di Gianni Bertini («Anche l'arte è una tigre di carta!»). Testo bilingue in italiano e inglese. Firma autografa dell'autore in ottava pagina. Edizione originale.
Bibliografia: N. D.
Prezzo: € 250ORDINA / ORDER
Opere di A.J.S. Aeroland, Haacke, Mondino, Dalì, Gianni Bertini (multiplo applicato n.t. «Anche l'arte è una tigre di carta!»), Merz, Piacentino, Paolo Cotani, Gino Marotta, Concetto Pozzati. Testi di Massimo Crevani («Il Rock contemporaneo come mitopoiein: i miti dei divi del Pop» parte prima), Daniela Palazzoli, Maris Volpi, D.S. Bonset (pseudonimo di Gianni Emilio Simonetti) («Il delirio di Aldo Mondino»), Gianni Bertini («Dalla Mec-Art alla lavorazione in serie»), Tommaso Trini («Merz: vedere attraverso»), Marisa Merz, Germano Celant, Gianni Emilio Simonetti («Analisi del giornale La Nazione»; «Gino Marotta: la moltiplicazione è formativa»). Servizio speciale di D.S. Bonset (pseudonimo di Gianni Emilio Simonetti): «Occupata la Galleria d'Arte Moderna di Milano», sull'occupazione avvenuta il 27 marzo 1968. Con una dichiarazione degli artisti occupanti e immagini di Ugo Mulas. Compare la rubrica «Flashback. Note notizie lodi e delazioni» a cura di Gianni Emilio Simonetti. Nella rubrica viene segnalato lo scontro di Valle Giulia a Roma: "Gli studenti medi e universitari romani hanno fatto una cosa che fino a ieri pareva incredibile: hanno affrontato le forze dell'ordine sbaragliandole e cacciandole dal campus universitario.... Lo scontro più violento è avvenuto a Valle Giulia di fronte al Museo d'Arte Contemporanea. Questo scontro è destinato a passare alla storia della cultura italiana perché ha creato una precisa dicotomia fra coloro che si sono battuti nella piazza, armi alla mano, e coloro che si battono per avere qualche metro di parete nelle sale del museo.. I primi hanno realizzato il grande insegnamento del pensiero laico contemporaneo: Gioia è Rivoluzione, i secondi l'epifania della distruzione morale del concetto di opera d'arte" (pag. 40). Con segnalazione di varie altre mostre, teatro e concerti.
Testo della «dichiarazione» degli artisti occupanti la Galleria d'Arte Moderna di Milano:
1) La Galleria d’Arte Moderna è OCCUPATA e chiusa al pubblico.
2) Gli occupanti costituiscono a tutti gli effetti una ASSEMBLEA COSTITUENTE per una associazione di artisti con finalità di controllo e di autogestione dei luoghi di cultura pubblici o aperti al pubblico.
3) Gli occupanti riconoscono nel movimento studentesco UN IDEALE COMPAGNO PER UNA PIATTAFORMA IDEOLOGICA COMUNE DI AGITAZIONE.
4) Gli occupanti indicono una nuova assemblea che si terrà nei giorni e nel luogo da stabilirsi con il compito di stendere un progetto analitico di statuto dell’associazione degli artisti.
5) Gli occupanti dichiarano che condizione SINE QUA NON per un colloquio con i responsabili degli enti pubblici di cultura e che questo deve avvenire in assemblea cittadina.
6) Gli occupanti dichiarano (ore 12.30) la cessazione della occupazione e la continuazione delle agitazioni.
Testo della «dichiarazione» degli artisti occupanti la Galleria d'Arte Moderna di Milano:
1) La Galleria d’Arte Moderna è OCCUPATA e chiusa al pubblico.
2) Gli occupanti costituiscono a tutti gli effetti una ASSEMBLEA COSTITUENTE per una associazione di artisti con finalità di controllo e di autogestione dei luoghi di cultura pubblici o aperti al pubblico.
3) Gli occupanti riconoscono nel movimento studentesco UN IDEALE COMPAGNO PER UNA PIATTAFORMA IDEOLOGICA COMUNE DI AGITAZIONE.
4) Gli occupanti indicono una nuova assemblea che si terrà nei giorni e nel luogo da stabilirsi con il compito di stendere un progetto analitico di statuto dell’associazione degli artisti.
5) Gli occupanti dichiarano che condizione SINE QUA NON per un colloquio con i responsabili degli enti pubblici di cultura e che questo deve avvenire in assemblea cittadina.
6) Gli occupanti dichiarano (ore 12.30) la cessazione della occupazione e la continuazione delle agitazioni.




