NOVELLI Gastone
(Vienna 1925 - Milano 1968)
I viaggi di Brek
Luogo: Venezia
Editore: Alfieri Edizioni d'Arte
Stampatore: Fantoni Artegrafica - Venezia
Anno: 1967 (novembre)
Legatura: legatura editoriale cartonata color avorio e composizione grafica del titolo in nero, sovraccopertina
Dimensioni: 23x24,2 cm.
Pagine: pp. 32 n.n.
Descrizione: copertina illustrata con un disegno in bianco e nero su fondo bleu e verde, titoli in nero, frontespizio che riproduce il disegno in copertina e 25 tavole a fumetti costituite da disegni e fotomontaggi, di cui 24 stampate in bianco e nero e l'ultima in rosso. Fra i primi e più significativi esempi di graphic novel italiano. Esemplare in ottimo stato di conservazione con lievi smarginature senza alcuna mancanza alla sovraccopertina. Prima edizione.
Bibliografia: Liliana De Matteis – Giorgio Maffei, «Libri d’artista in Italia 1960 – 1998», Torino, Regione Piemonte Assessorato alla Cultura – Direzione ai Beni Culturali, 1998: pag. 175 n. 2013
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"In quel 1967 dunque, un anno prima di morire, Novelli pubblica per l’editore veneziano Alfieri questo suo strano parto e ne espone le 25 tavole a Roma presso la Galleria dell’Oca, alla divertita presenza tra gli altri di Pier Paolo Pasolini [...]. «I viaggi di Brek» è in realtà un (serio) divertissement d’artista che si discosta non poco da quel che oggi si considera esattamente un graphic novel. Ha per protagonista un indefinibile animale peloso (il cui nome Brek è, non a caso, anche un «suono che permette di interrompere una conversazione noiosa») e come deuteragonista una biondina nudina che si definisce «marchesa-beat degli angeli». Appare quindi subito evidente la frequentazione dell’autore tanto con l’universo della comic strip americana contestataria, appena introdotto in Italia dalla rivista LINUS, quanto con «Isabella», il primo fumetto erotico avventuroso che allora aveva da poco esordito in edicola. [...] «I viaggi di Brek» si presenta dunque come un’opera pionieristica e del tutto sperimentale, che tra l’altro mostra punti di contatto con le avanguardie letterarie del momento, anzitutto i Novissimi e poi il Gruppo 63, qualificandosi come una specie di equivalente figurativo della loro rivoluzionaria scrittura. L’informe antieroe Brek, ispirato a Grog, il più cavernicolo dei cavernicoli di B.C., dopo il matrimonio con la viceversa formosa Angelica, parte per una serie di veloci viaggi molto formativi, che lo portano in modo sincopato prima nel violento Texas e a New York a conoscere il razzismo, poi fin sulla Luna disperatamente solitaria, in seguito a esperire la psicoanalisi e l’LSD, infine al Festival del Cinema di Venezia e, nel «gran finale», come le Guardie Rosse a inalberare il libretto dei detti di Mao. Nel susseguirsi di tali esperienze tutte frustranti, che spingono a una sofferta maturazione ideologica, è evidente il riflesso dei montanti cambiamenti culturali e politici che stavano preannunciando il grande cataclisma del ’68. E forma e struttura di questo lavoro – che l’artista e critico Gianni Emilio Simonetti definì curiosamente «un libro parlaimmaginato» – ne sono diretta conseguenza" (Ferruccio Giromini, «Graphic novel d’artista. Quando non sono i fumettari a fare fumetti» FUMODICHINA, n. 306, maggio 2021).