UNA TAZZA DI THE
(Mondovì 1974 - Mondovì 1976)
Una Tazza di The - [n. 9] - Droga - Psicofarmaci - Sport - Bennato - Legge Reale - Assurdo - Scuola. Coedizione: Tazza di The - Stampa Alternativa
Luogo: Mondovì - Roma
Editore: Supplemento a Stampa Alternativa
Stampatore: Lewis Mc. Cann - London
Anno: 1976 (gennaio)
Legatura: N. D.
Dimensioni: 1 fascicolo 30x21 cm.
Pagine: pp. (1) 15 compresa la copertina
Descrizione: Copertina illustrata con un disegno in bianco e nero, numerosi disegni n.t. Stampa in bianco e nero. Articoli: «Drug. Piccola storia della repressione drogata»; «Tutto Bennato ovvero Bennato ci ha spennato» (sul concerto del 13 e 14 ottobre 1975 a Torino e a Cuneo); «Come i rapanelli: rossi fuori e bianchi dentro»; «L'ordine è: sparare a vista»; e altri, tutti anonimi.
Bibliografia: N. D.
Prezzo: € 150ORDINA / ORDER
"Il numero 9 (gennaio 1976) presenta di nuovo una polemica locale col circolo Pinelli di Cuneo, relativamente al concerto di Edoardo Bennato e ad altre manifestazioni culturali realizzate in modo «strumentale» (ovvero per fare attività commerciale in modo informale, non come strumento di azione politica). La critica viene rilanciata con una corrispondenza da Torino, dove si avanzano le stesse contestazioni allo spettacolo torinese di Bennato («le cui precisazioni circa la sua posizione non solo non sono affatto chiare, ma sembrano per lo più un modo di prendere per i fondelli la gente, incazzata e no, presente»: probabilissimo, dato lo stile ironico di Bennato). Le cifre che gli si contestano sono di un milione per lo spettacolo cuneese, due milioni per quello torinese, sembrano ai giorni d'oggi tutto sommato accettabili (la cifra va moltiplicata per cinque, all'incirca, e Bennato al periodo era già autore affermato). Bennato, con Venditti e De Gregori, è visto con sospetto come parte di una nuova «Santa Trinità di nuovi cantautori italiani», il cui impegno politico non pare più così adamantino, mentre invece appare evidente l'impostazione commerciale dell'attività. «Come i rapanelli: rossi fuori, bianchi dentro» analizza invece, con la stessa diffidenza, il successo del PCI nelle elezioni del 1975, ritenendo appunto il partito sulla via della definitiva normalizzazione. Sulla scuola, continua il discorso già visto in altri numeri: si cerca di invitare gli allievi monregalesi a non concentrarsi solo sui problemi di costo dei libri e del servizio mensa, ma a mettere in discussione «i rapporti autoritario-paternalistici allievo/maestro» tipici di buona parte dei professori di Mondovì. Si riconosce quindi, con evidente rammarico, una situazione scolastica in realtà tendenzialmente buona e collaborativa nel monregalese, che inibisce la possibilità di una «lotta di classe». Insomma, si percepisce un certo comune tono di frustrazione per la crisi su vari piani della lotta: quella politica, quella scolastica, quella musicale, tre poli centrali nella cultura politica de «La tazza di tè» (e, in generale, di quegli anni)" (Lorenzo Barberis, «(Not) My Cup Of Tea», in MARGUTTE, blog, 6 febbraio 2014).