MARINETTI Filippo Tommaso
[Filippo Achille Emilio Marinetti] (Alessandria d'Egitto 1876 - Bellagio 1944)
BOCCIONI Umberto
(Reggio Calabria 1882 - Sorte 1916)
CARRA' Carlo
[Carlo Dalmazzo Carrà] (Quargnento 1881 - Milano 1966)
RUSSOLO Luigi
(Portogruaro 1885 - Cerro di Laveno 1947)
PIATTI Ugo
(Milano 1880 - Milano 1953)
Sintesi futurista della guerra [prima edizione]
Luogo: Milano
Editore: Direzione del Movimento Futurista
Stampatore: Stab. Tip. Taveggia - Milano
Anno: 20 settembre 1914
Legatura: volantino
Dimensioni: 29x23 cm.
Pagine: pp. 4 n.n.
Descrizione: titolo in nero su fondo chiaro. Manifesto interventista sottoscritto “Dal Cellulare di Milano” da F.T. Marinetti, Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Luigi Russolo e Ugo Piatti. Composizione grafica di Carlo Carrà. Esemplare con tracce di piegatura. Prima edizione e prima tiratura, senza la menzione fittizia in copertina di "Prima tiratura - 300.000 copie distribuite gratuitamente" e la nota "Preghiera di affiggerla nelle case e nei luoghi pubblici".
Bibliografia: Paolo Tonini, «I manifesti del Futurismo italiano», Gussago, Edizioni dell’Arengario, 2011: pag. 57 n. 84.1
Prezzo: € 1400ORDINA / ORDER
La prima edizione viene pubblicata in volantino nel settembre 1914 dalla Direzione del Movimento Futurista senza indicazione della tiratura in copertina. La seconda, anch’essa in volantino, esce dopo l’entrata in guerra della Turchia (ottobre/novembre 1914) con la menzione fittizia in copertina: "Prima tiratura - 300.000 copie distribuite gratuitamente" e la nota "Preghiera di affiggerla nelle case e nei luoghi pubblici". Anche l'immagine risulta modificata, con l’aggiunta della Turchia nello schieramento passatista e la parola "contro" sopra i firmatari. La terza edizione, a colori, viene pubblicata su IL MONTELLO, n. 1 (Milano, 20 settembre 1918): qui la parola "futurismo" è sostituita con "Libertà"», e la parola "Passatismo" con "barbarie", con altre varianti minori. Tra le nazioni passatiste è aggiunta la Bulgaria. Questa composizione anticipa la famosa immagine di El Lissitzky che fa da fondamento al Costruttivismo russo: «Colpite i bianchi col cuneo rosso», del 1919.