ORSOTTANTOTTO
(Gruppo)
ECHAURREN Pablo
(Roma 1951)
Proposta per una pubblicizzazione. Da un gruppo di lavoro dell'Orsottantotto
Luogo: (Roma)
Editore: Orsottantotto
Stampatore: senza indicazione dello stampatore
Anno: s.d. [maggio 1977]
Legatura: foglio stampato al recto
Dimensioni: 32x22 cm.
Pagine: N. D.
Descrizione: stampa in ciclostile in nero su fondo bianco. Design e impaginazione di Pablo Echaurren. Il testo è costituito da un vero e proprio tariffario per l'attacchinaggio dei manifesti e la ciclostilatura e distribuzione dei volantini. Volantino originale.
Bibliografia: N. D.
Prezzo: € 120ORDINA / ORDER
Orsottantotto è il nome del gruppo che si formò in seguito all'occupazione a Roma il 9 maggio 1977, di uno stabile in via dell'Orso n. 88, da parte degli indiani metropolitani: la Casa del Desiderio: "Quel portone di via dell'OrsO OttantOttO, a pochi metri da piazza Navona, in pieno centro (...). Un piede di porco mette le ali, quel 9 maggio. Il desiderio di una casa si oggettiva in casa del desiderio. (...) Da subito c'è chi resta e chi detesta l'aggregazione forzata dell'occupazione, chi rimarca la contraddizione tra imperativi e problemi soggettivi, chi fa il verso alla rivoluzione, chi mantiene la visione d'insieme, chi se ne frega e tira avanti senza tanti ma, chissà, però, non so. Sulle pareti della casa proliferano bigliettini incazzati, fogliettini scombiccherati, messaggini d'amore, pensierini scoppiati, convocazioni assembleari, altisonanti comunicazioni anti. Antitutto (...) Si tratta di una occupazione che rompe con la pratica missionaria di occupare per gli altri, per i senza tetto, per i non abbienti, per gli operai, per i disoccupati, per i terremotati, per i licenziati, per i proletarizzati doc. Un'occupazione giovane, adolescenziale, demenziale, per farla finita con la repressione patriarcale, senza paura delle accuse di individualismo, di assenza totale di connotazione di classe, mosse dalle vecchie gerarchie parrocchiali" (Pablo Echaurren, «La casa del desiderio», San Cesario di Lecce, Piero Manni, 2005; pp. 75-79).