SACA Società Anonima Cemento Amianto
(Cavagnolo 1946 - Cavagnolo 1982)
Prodotti Silvanit
Luogo: Milano
Editore: SACA Agenzia Vendita per la Lombardia
Stampatore: senza indicazione dello stampatore
Anno: 1948 (marzo)
Legatura: pieghevole 10,6x21 cm., che completamente svolto misura 21x42 cm.
Dimensioni: N. D.
Pagine: N. D.
Descrizione: copertina illustrata con una composizione grafica del titolo in bianco e grigio sullo sfondo di una fotografia virata in seppia. Design e impaginazione di gusto razionalista di autore anonimo. Al retro indirizzo di destinazione, bollo e timbro postale. Opuscolo pubblicitario originale.
Bibliografia: N. D.
Prezzo: € 80ORDINA / ORDER
"C’era una volta un paesino piccolino, 1400 anime nell’immediato dopoguerra, posto sulle prime colline del Monferrato: Cavagnolo. Lo sguardo sul Po, la pianura e le Alpi sullo sfondo. Fino alla fine degli anni 40, i suoi abitanti vivevano di campagna, qualche terreno era più fertile, ma la maggior parte era ed è terra arida; c’era qualche bottega artigiana, con tutte le difficoltà del dopoguerra; c’era povertà. Per caso o per destino, nel 1946 fu installata una fabbrica. Che fortuna, che meraviglia! Voleva dire stipendio sicuro, voleva dire uscire dalla miseria. Arrivò ad occupare negli anni del suo massimo sviluppo oltre 300 persone, 320 dicono le fonti. Si chiamava SACA (Società Anonima Cemento Amianto), e produceva manufatti in eternit, che poi vendeva in Italia e all’estero. Il famoso eternit, fatto di cemento-amianto. La presenza della fabbrica a Cavagnolo fu vissuta come un grande e positivo evento. Il paese diventò comune autonomo, si ingrandì, conobbe un certo benessere. Peccato che il materiale trattato in quella fabbrica fosse amianto. Di cui non si conosceva la pericolosità. Di cui non si sapeva nulla. Un materiale che tutti maneggiavano senza precauzione, utile per tante evenienze. Dal costo molto basso, a volte regalato. Che manifesta i suoi effetti mortali sulla salute dopo 25-30 anni. La SACA diventò parte della multinazionale Eternit, quella di Casale, e ne seguì le vicende industriali, fino alla chiusura" (Giuseppe Valesio, «Cavagnolo: una piccola realtà dentro una grande tragedia», LA VOCE Blog, 10 ottobre 2013).

Non è stato possibile trovare informazioni sul «Silvanit», ma si tratta certamente di un tipo di «Eternit».