SILPA Azienda
[dal 1978: PANEANGELI] (Cremona 1932 - in attività)
Extra lievito vanigliato Pane degli Angeli. Alcune ricette
Luogo: Genova Nervi
Editore: Silpa
Stampatore: Istituto Grafico Bertelli - Borgo San Dalmazzo
Anno: s.d. [1939]
Legatura: brossura a due punti metallici
Dimensioni: 17,2x12 cm.
Pagine: 12
Descrizione: copertina illustrata con un disegno e titoli in bianco e un disegno a colori su fondo azzurro. Design e impaginazione di autore anonimo. Trenta ricette inserite in cornici con piccoli disegni in colore arancio. Testo di Ettore Riccardi, l'ideatore del «Pane degli Angeli», di cui depositò il brevetto nel 1937. La data di pubblicazione va collocata fra il 1939 e il 1940, periodo in cui Riccardi si traferì da Cremona a Genova per avviare la produzione del suo lievito. Ricettario più volte ristampato e ampliato negli anni successivi. Prima edizione.
Bibliografia: N. D.
Prezzo: € 200ORDINA / ORDER
Nato a Cremona nel 1907, Errore Riccardi iniziò a lavorare giovanissimo, collaborando già in età scolare nel caseificio di famiglia a Cremona, passando a ritirare all'alba il latte dalle stalle a cavallo col carroccio, prima di andare a scuola. Non adattandosi all'attività del padre Albino, iniziò a lavorare a 14 anni come garzone in una drogheria, terminando gli studi grazie alle scuole "tecniche" serali. A 18 anni ottenne l'emancipazione ad personam dei diritti civili e aprì una propria drogheria alla periferia di Cremona. Sposatosi a 23 anni con la signora Giulia Trombini, iniziò nel 1932 a produrre nel retro della sua piccola e profumatissima drogheria il «Pane degli Angeli», polvere per la lievitazione delle torte casalinghe, di cui depositò il brevetto nel 1937. Nacque così, in una confezione azzurra, la prima bustina di lievito vanigliato Pane degli Angeli, di una qualità tanto elevata da diventare, in pochi anni, leader del settore. Trasferitosi a Genova nel 1939 per vicissitudini familgiari e per problemi di salute, inizialmente gestì anche qui alcuni negozi di drogheria, per dedicarsi poi esclusivamente all'attività del suo laboratorio. Dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale, nel 1941, a causa di un bombardamento e conseguente allagamento del laboratorio, perse tutto (aveva, investito tutto in materie prime per la produzione); si salvò solo una macchina da scrivere. Fu costretto, quindi, ad interrompere l'attività. Ben presto però riprese la produzione del Pane degli Angeli. Mentre di giorno si adattava ad un modesto e duro lavoro manuale come dipendente, di sera si dedicava anima e corpo al suo prodotto, con l'aiuto della moglie e della figlia Enrica che, ancora bambina, lo aiutava a confezionare le bustine. Il laboratorio fu trasferito due volte, sempre a Genova, in ragione dell'espansione del laboratorio, diventando un vero e proprio stabilimento nel 1954. Il 1969 fu l'anno del ricambio generazionale: il fondatore abbandonò nei primi anni '70 l'attività, continuando sempre a seguirla dall'esterno con affettuosa attenzione, lasciando l'azienda PANEANGELI ormai ben avviata e segnata dalla sua forte impronta. Con un nuovo e moderno stabilimento (1978) e grazie a nuove strategie, l'azienda divenne in breve la marca più amata dai consumatori.