MINESTRONE
Minestrone - n. 1 [unico pubblicato]
Luogo: (Roma)
Editore: Stampalternativa Editrice
Stampatore: N. D.
Anno: s.d. [dicembre 1976]
Legatura: brossura
Dimensioni: 22,5x16 cm.
Pagine: pp. 32 n.n.
Descrizione: copertina illustrata in nero e rosso su fondo rosa. Fascicolo interamente illustrato a fumetti da Matteo Guarnaccia. Rivista freak. Edizione originale.
Bibliografia: N. D.
Prezzo: € 300ORDINA / ORDER
"Peggio dei pidokki! Nonostante cinque anni di grattamenti micidiali e di nebulizzazione di ogni skifezza kimika e ideologika non sono riusciti a skacciarci dalla cute sociale. In Minestrone confluiscono gli adepti della Setta degli Insetti [Insekten Sekte], le mamme realizzate, i depravati cultori delle mollezze orientali, gli spettri dei caduti sulla strada del Nirvana, l'F.L.N.P. (Fronte di Liberazione Nonne e Pensionati), il collettivo auonomo Il Mondo è Bello perché è Vario, nonké i compagni di Lotta Libera Amore Continuo. (...) Noi (...) siamo i depositari del grande segreto planetario di questo mondo, ke riveleremo all'istante: vive nel ghetto ki accetta il modello proposto dalla classe dominante, che vuole privarci dela gioia di esistere! Oggi, come sempre, è il primo giorno del resto della nostra vita! Csikké (?) mentre i porci con o senza ali vengono abbattuti dalle kontraeree karmike, noi pidokki continuiamo a ingrassare!!! E rikordate! La realtà è dalla nostra! (Ovvero: "la spazzatura di un uomo è la torta di un altro"). F.to Collettivo Editoriale Bakko Tabakko & Venere".

"Anche questa pubblicazione fu realizzata da Matteo Guarnaccia e soci, con una differenza rispetto a Skizzo: venne edita a Roma, da Stampa Alternativa. Il titolo completo della rivista era «Hot Minestrone», prevedendo per un’ipotetica (e mai avvenuta) seconda uscita il titolo di «Cold Minestrone». Ironia e massicce dosi di provocazione sono gli ingredienti principali, evidenti già nell’editoriale, firmato dal «Collettivo Bakko, Tabakko & Venere», che – oltre al già citato Guarnaccia – comprende Caterina De Gasperi, Luciano Pradella e Valerio Diotto. Nel testo si prova a svelare un «grande segreto planetario»: «vive nel ghetto ki accetta il modello proposto dalla classe dominante, che vuole privarci della gioia di esistere». Seguono fumetti di sballi, di good and bad vibrations, emarginazioni e autoemarginazioni, guru e fascismi vari". (Michele Mordente, «Le riviste italiane di fumetto underground anni Settanta (parte 2)» FUMETTOLOGICA, 28 luglio 2015).