MINISTERO DELL'AERONAUTICA
(Roma 1925)
OND Opera Nazionale Dopolavoro
[dal 1945 al 1978: ENAL Ente Nazionale Assistenza Lavoratori] (Roma 1925 - Roma 1945)
Mostra di aeropitture futuriste
Luogo: (Roma)
Editore: Ministero dell'Aeronautica
Stampatore: Laboratorio Fotomeccanico - Roma
Anno: 1937 [novembre]
Legatura: brossura
Dimensioni: 29,5x22 cm.
Pagine: pp. 11 (1)
Descrizione: copertina con titoli e composizione grafica in nero su fondo rosso, 4 riproduzioni di opere in bianco e nero n.t. Design e impaginazione di gusto razionalista. Con due testi di F.T. Marinetti: «L'Aeropittura Futurista inizia una nuova era della plastica» e «Tato pittore dello squadrismo fascista». Catalogo originale della mostra (Roma, Ministero dell'Aeronautica, novembre - dicembre 1937).
Bibliografia: Tato, «Tato raccontato da Tato», Milano, Zucchi, 1941: pp. 222-224
Prezzo: € 450ORDINA / ORDER
Opere riprodotte di Ambrosi, Benedetta e Tato. Gli altri artisti presenti in catalogo: Belli, Castello, Chetofi, Delle Site, Dottori, Favalli, Prampolini, Voltolina.

All'interno, sotto il titolo «Futurismo: movimento di orgoglio italiano svecchiatore - novatore - velocozzatore», sono raccolti vari giudizi sul futurismo di F.T. Marinetti, Benito Mussolini, Kandinsky, André Geiger, Amelia Earhart, Albert Thibaudet, A. Lesianoff, Georges Michel, Benjamin Crémieux, Ezra Pound, Lunaciarski, Ramon Gomez de la Serna, Nicola D. Eghinitis, P. Mondrian.

"Tato decise per suo conto di fare una grande mostra personale. Una mostra, aggiungo, di esclusiva aeropittura. Ed infatti , ottenuta dai dirigenti dell'O.N.D. del Ministero dell'Aeronautica la bella sede di piazza Esedra, egli vi espone cinquanta aeropitture che occupano un'intera sala. Alla mostra partecipano anche gli aeropittori futuristi Voltolina, Chetofi, Dottori, Favalli, Castello, Delle Site, Belli, Benedetta e, con una mostra personale, anche Ambrosi. L'inaugurazione avviene nei primi giorni di novembre del 1937 (...). Migliaia di persone visitarono l'Esposizione che fu tenuta aperta per due mesi consecutivi, e tutte le opere esposte furono vendute, giacché oltre gli acquisti ufficialmente fatti per i propri Ministeri dalle Eccellenze Bottai, Alfieri e Valle, si ebbero numerosi acquirenti tra i visitatori, molti dei quali anche modestissimi" (Tato, «Tato raccontato da Tato», Milano, Zucchi, 1941: pp. 222-224).