D'ANNUNZIO Gabriele
(Pescara 1863 - Gardone Riviera, Brescia 1938)
Miei soldati, miei compagni per la vita e per la morte…
Luogo: (Fiume)
Editore: Comando dell'Esercito Italiano in Fiume d'Italia
Stampatore: senza indicazione dello stampatore
Anno: 16 settembre 1919
Legatura: foglio di velina stampato al recto
Dimensioni: 32,5x24 cm.
Pagine: N. D.
Descrizione: volantino originale.
Bibliografia: Elena Ledda, «Catalogo dei documenti fiumani conservati al Vittoriale degli Italiani», (Gardone Riviera), Fondazione Il Vittoriale degli Italiani, 1989: pag. 443 n. 8. Viene segnalato un esemplare in carta azzurra
Prezzo: € 400ORDINA / ORDER
"Miei soldati, miei compagni per la vita e per la morte, giovinezza incorruttibile d'Italia... Come dichiarai ieri ai miei Ufficiali radunati pel gran rapporto, io prendo sopra di me ogni accusa, ogni colpa. E me ne glorio. Io copro ciascuno di voi con la mia persona. Io mi faccio mallevadore della vostra immunità. (...) Aver fatto parte di questa audacissima impresa, o miei compagni, sarà per ciascuno il più puro titolo di gloria. Nella mia prossima narrazione tutti i vostri nomi saranno incisi come in un marmo eroico, tutti, dal primo all'ultimo, e celebrati dalla gratitudine popolare. Intanto mi propongo di istituire una medaglia commemorativa di bronzo, il cui segno sarà distribuito a tutti sul campo nella ricorrenza del 20 settembre prossimo. Chi non invidierà questo segno d'onore? (...) Nessuno potrà muoverci di qui (...). L'Italia vera ci comanda questa fermezza. Il mondo intero si attende da noi questa fermezza, e ci ammira. Ogni giorno affluiscono verso di me, da ogni parte, le più calde testimonianze. E ci sono perfino cittadini americani che domandano di venire presso di noi «anche per compiere il più umile degli uffici». Intendete? La bellezza della nostra Causa tocca tutti i cuori. Perciò, come dissi l'altro ieri ai fanti della Brigata Regina, conviene che ciascuno di voi si pianti sui suoi due calcagni robusti e ripeta a fronte alta la parola romana, la parola dei Legionarii: «Qui rimarremo ottimamente»...".