BOCCIONI Umberto
(Reggio Calabria 1882 - Sorte 1916)
Manifesto tecnico della scultura futurista
Luogo: Milano
Editore: Direzione del Movimento Futurista
Stampatore: Cart. Tip. A. Taveggia - S. Margherita
Anno: 11 aprile 1912
Legatura: volantino
Dimensioni: 29x23 cm.
Pagine: pp. 4 n.n.
Descrizione: prima edizione, versione in lingua italiana.
Bibliografia: Paolo Tonini, «I manifesti del Futurismo italiano», Gussago, Edizioni dell’Arengario, 2011: pag. 32, n. 44.1
Prezzo: € 400ORDINA / ORDER
Il manifesto, edito su volantino in italiano e in francese, viene sucessivamente pubblicato in italiano anche sulla rivista L'ITALIA, 30 settembre 1912.

"Rovesciamo tutto, dunque, e proclamiamo l'assoluta e completa abolizione della linea finita e della statua chiusa. Spalanchiamo la figura e chiudiamo in essa l'ambiente. Proclamiamo che l'ambiente deve far parte del blocco plastico come un mondo a sé e con leggi proprie; che il marciapiede può salire sulla vostra tavola, e che la vostra testa può attraversare la strada mentre tra una casa e l'altra la vostra lampada allaccia la sua ragnatela di raggi e di gesso. Proclamiamo che tutto il mondo apparente deve precipitarsi su di noi, amalgamarsi, creando un'armonia colla sola misura dell'intuizione creativa; che una gamba, , un braccio o un oggetto, non avendo importanza se non come elementi del ritmo plastico, possono essere aboliti, non per imitare un frammento greco o romano, ma per ubbidire all'armonia che l'autore vuole creare. Un insieme scultorio, come un quadro, non può assomigliare che a se stesso, poiché la figura e le cose devono vivere in arte al di fuori della logica fisionomica".