DE SAINT-PONT Valentine
[Anne-Jeanne-Valentine-Marianne Desglans de Cessiat-Vercell] (Lione 1875 - Il Cairo 1953)
Manifeste de la Femme futuriste. Réponse à F.T. Marinetti
Luogo: Milan
Editore: Direction du Mouvement Futuriste
Stampatore: Cart. Tip. A. Taveggia - S. Margherita
Anno: 25 marzo 1912 [ma aprile 1912]
Legatura: volantino
Dimensioni: 29x23 cm.
Pagine: pp. 4 n.n.
Descrizione: primo manifesto futurista prodotto dallo stampatore Angelo Taveggia di Milano. Prima edizione.
Bibliografia: Paolo Tonini, «I manifesti del Futurismo italiano», Gussago, Edizioni dell'Arengario, 2011: pag. 30, b. 42.1
Prezzo: € 1200ORDINA / ORDER
Il manifesto viene pubblicato per la prima volta in volantino nella versione francese tra la fine di marzo e i primi di aprile del 1912 e successivamente nella versione tedesca con titolo «Manifest der futuristischen Frau» sia sulla rivista DER STURM n. 108/1912 che in volantino a sé stante, nel maggio 1912. Viene poi letto pubblicamente in anteprima il 3 giugno 1912 in occasione della mostra «Les peintres futuristes italiens» alla Galerie Giroux di Bruxelles (20 maggio - 5 giugno) e successivamente alla Salle Gaveau di Parigi (27 giugno). Infine viene pubblicato nella prima versione italiana e nella seconda francese in due volantini del luglio 1912, con menzione dei due eventi di Bruxelles e Parigi.

“Il est absurde de diviser l’humanité en femmes et en hommes; elle n’est composée que de féminité et de masculinité [...]. Un individu, exclusivement viril n’est qu’une brute; un individu exclusivement féminin, n’est qu’une femelle. [...] Femmes, trop longtemps dévoyées dans les morales et les prejugés, retournez à vos sublime istinct, à la violence, à la cruauté”.

"E' assurdo dividere l'umanità in donne e uomini; essa è composta soltanto di femminilità e di mascolinità (...). Un individuo esclusivamente virile non è altro che un bruto; un individuo esclusivamente femminile non è altro che una femmina (...). Ciò che manca di più alle donne come agli uomini è la virilità (...). Donne, per troppo tempo sviate fra le morali e i pregiudizi, ritornate al vostro istinto sublime: alla violenza e alla crudeltà".