VILLIERS DE LISLE-ADAM
[Philippe-Auguste-Mathias de Villiers de l'Isle-Adam] (Saint-Breuc 1838 - Parigi 1889)
L'Eve Future
Luogo: Paris
Editore: M. de Brunhoff Editeur
Stampatore: Imprimerie G. Rougier et C.ie
Anno: 1886
Legatura: brossura, camicia e custodia cartonate
Dimensioni: 18,5x12 cm.
Pagine: pp. (6) IV (2) 380
Descrizione: copertina illustrata con un disegno in nero e rosso di Auguste François-Marie Gorguet. Esemplare in buone condizioni di conservazione. Prima edizione.
Bibliografia: AA.VV., «Dizionario universale della letteratura contemporanea», Milano, Arnoldo Mondadori, 1959-1963: vol. IV pag. 1073; Vittorio Lugli, in: AA.VV., «Dizionario letterario Bompiani delle Opere e dei Personaggi di tutti i tempi e di tutte le letterature», Milano, Bompiani, 1959 - 1966: vol. III pag. 264
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"L'audacissimo romanzo «Eve Future» narra la fantastica storia di un'automa femmnile, in pagine che sono spesso di grande suggestione poetica, alle quali si rifece poi M. Bontempelli per il suo «realismo magico». (...) Personalità estremamente ricettiva, Villiers accolse in sé la più svariate influenze, dai romantici a Baudelaire, da Poe a Hoffmann, da Hegel a Wagner, trasfigurandole con la propria immaginazione e traducendole in uno stile vario e inconsueto. La critica confermò l'importanza storica della sua opera, che preparò la strada a quasi tutte le esperienze della letteratura simbolista" (AA.VV., «Dizionario universale della letteratura contemporanea», Milano, Arnoldo Mondadori, 1959-1963: vol. IV pag. 1073).

"Il giovane Lord Ewald è innamorato di una cantatrice, Alicia Clary, magnifica di bellezza e poverissima di spiritualità. Desolato fino all'idea del suicidio, non potendo né amare né disamare Alicia, parla del suo tormento all'inventore Edison, suo amico e beneficato, che mette a sua disposizione la sua scienza prodigiosa. Ha creato un'automa mirabile, Hadaly, che si muove e parla con l'aiuto dell'elettricità e del fonografo; fatta venire Alicia con un pretesto, rende in tutto Hadaly simile a lei, dandole la sua voce e i suoi gesti, sì da ingannare per un momento Ewald stesso. Nell'automa mirabile insuffla poi l'anima di Sowana, cioè l'anima ipnotica che egli ha suscitata col magnetismo da una donna fine e infelice caduta in letargo, Mistress Anderson. Lord Ewald, prima quasi sdegnato alla magnifica frode, è poi vinto dall'alta, spirituale grazia dell'Eva nuova, e la reca in Inghilterra, per vivere con lei nel suo castello. La bambola è chiusa in una cassa, nel fondo della nave: un incendio ivi scoppiato la distrugge (...). Nonostante lo sfoggio di termini scientifici, e il meraviglioso offerto dalle recentissime scoperte (telefono, fonografo) e da anticipazioni come quella del cinematografo, non è proprio un romanzo scientifico. Edison vi appare, nel suo fantastico laboratorio, come un mago, maestro di filosofia oltre che di scienza..." (Vittorio Lugli, in: AA.VV., «Dizionario letterario Bompiani delle Opere e dei Personaggi di tutti i tempi e di tutte le letterature», Milano, Bompiani, 1959 - 1966: vol. III pag. 264).