PIEYRE DE MANDIARGUES André
(Parigi 1909 - 1991)
Les monstres de Bomarzo - Photographies de Glasberg
Luogo: s.l.
Editore: Editions Bernard Grasset, "La Galerie en Images"
Stampatore: Imprimerie Grevin et Fils - Lagny-sur-Marne
Anno: 1957 (25 giugno)
Legatura: legatura editoriale in tela, sovraccopertina
Dimensioni: 26x20,5 cm.
Pagine: pp. 42 (6)
Descrizione: copertina illustrata con una immagine fotografica virata in giallo e 36 tavole fotografiche f.t. di Georges Glasberg. Prima edizione.
Bibliografia: N. D.
Prezzo: € 150ORDINA / ORDER
"Il Sacro Bosco, denominato anche Parco dei Mostri o Villa delle Meraviglie di Bomarzo, in provincia di Viterbo, è un complesso monumentale italiano. Si tratta di un parco naturale ornato da numerose sculture in peperino risalenti al XVI secolo e ritraenti animali mitologici, divinità e mostri" (informazione tratta da Wikipedia).
"Francesco I di Francia incaricò Giulio Camillo Delminio di scrivere un testo nel quale fosse descritta l'origine del cosmo e la struttura dell'essere, un libro nel quale fosse racchiuso tutto il sapere raggiunto dalla civiltà occidentale in millenni di storia. Delminio lavorò per decenni a compilare un volume concepito come un teatro. Sfogliandolo il lettore avrebbe potuto assistere allo spettacolo del mondo. Ibridando la scienza ebraica, quella cristiana e quella greca giunse a immaginare un sistema nel quale l'unico Dio si trasforma in natura per poi ritrovarsi nell'uomo. L'universo di Delminio è strutturato su tre piani. Nel livello più alto, detto sovraceleste, c'è spazio per la sola energia, nella dimensione celeste il dio-luce si apre in sette sezioni d'onda come il raggio sole nell'arcobaleno, e subito genera i sette pianeti di Tolomeo. La luna, marte, mercurio, giove, venere, saturno e il sole corrispondono ad attributi del divino, la cabala definisce 'sephirot' queste articolazioni modali del Supremo. Nel grande teatro camilliano le sette colonne energetiche una volta raggiunta la terza regione dell'universo, detta sublunare, si rivestono di materia nel corso di sei fasi che entrano in risonanza con i giorni della creazione. Nasce così l'Idea del Teatro, una mappa che segue il divenire mondo dell'energia divina. l libro di Delminio fu pubblicato a Firenze nel 1550. Vicino Orsini ne entrò in possesso immediatamente e decise di trasformare quelle parole in pietra. Nel 1552 aveva già terminato la prima fase del lavoro, il grande teatro era pronto e circondato da un piazzale egizio. Il boschetto di Bomarzo non era solo un tempio ermetico, ma anche un luogo di piacevolezze: era il prolungamento fisico e concettuale del castello, l'abitazione che Vicino Orsini costruì assieme alla sua Villa delle meraviglie. I lavori nel palazzo e nel boschetto furono portati a conclusione nel 1583, Vicino morì nel gennaio del 1585" (Informazioni tratte da Wikipedia).
"Francesco I di Francia incaricò Giulio Camillo Delminio di scrivere un testo nel quale fosse descritta l'origine del cosmo e la struttura dell'essere, un libro nel quale fosse racchiuso tutto il sapere raggiunto dalla civiltà occidentale in millenni di storia. Delminio lavorò per decenni a compilare un volume concepito come un teatro. Sfogliandolo il lettore avrebbe potuto assistere allo spettacolo del mondo. Ibridando la scienza ebraica, quella cristiana e quella greca giunse a immaginare un sistema nel quale l'unico Dio si trasforma in natura per poi ritrovarsi nell'uomo. L'universo di Delminio è strutturato su tre piani. Nel livello più alto, detto sovraceleste, c'è spazio per la sola energia, nella dimensione celeste il dio-luce si apre in sette sezioni d'onda come il raggio sole nell'arcobaleno, e subito genera i sette pianeti di Tolomeo. La luna, marte, mercurio, giove, venere, saturno e il sole corrispondono ad attributi del divino, la cabala definisce 'sephirot' queste articolazioni modali del Supremo. Nel grande teatro camilliano le sette colonne energetiche una volta raggiunta la terza regione dell'universo, detta sublunare, si rivestono di materia nel corso di sei fasi che entrano in risonanza con i giorni della creazione. Nasce così l'Idea del Teatro, una mappa che segue il divenire mondo dell'energia divina. l libro di Delminio fu pubblicato a Firenze nel 1550. Vicino Orsini ne entrò in possesso immediatamente e decise di trasformare quelle parole in pietra. Nel 1552 aveva già terminato la prima fase del lavoro, il grande teatro era pronto e circondato da un piazzale egizio. Il boschetto di Bomarzo non era solo un tempio ermetico, ma anche un luogo di piacevolezze: era il prolungamento fisico e concettuale del castello, l'abitazione che Vicino Orsini costruì assieme alla sua Villa delle meraviglie. I lavori nel palazzo e nel boschetto furono portati a conclusione nel 1583, Vicino morì nel gennaio del 1585" (Informazioni tratte da Wikipedia).