D'ANNUNZIO Gabriele
(Pescara 1863 - Gardone Riviera, Brescia 1938)
Italia e vita
Luogo: (Fiume)
Editore: N. D.
Stampatore: senza indicazione dello stampatore
Anno: 24 ottobre 1919
Legatura: volantino
Dimensioni: 34,4x25,3 cm.
Pagine: pp. 4 n.n.
Descrizione: testo su tripla colonna. Volantino originale. Prima edizione.
Bibliografia: Elena Ledda, «Catalogo dei documenti fiumani conservati al Vittoriale degli Italiani», Gardone Riviera, Fondazione Il Vittoriale degli Italiani, 1989: pag. 443 n. 20
Prezzo: € 350ORDINA / ORDER
Il testo fu pubblicato anche nel Comando di Fiume d'Italia - Bollettino Ufficiale, «Prima serie, Anno I n. 11», 25 ottobre 1919 [ma 12 maggio 1920].

"Dall'indomito Sinn Fein irlandese alla bandiera rossa che in Egitto unisce la Mezzaluna e la Croce, tutte le insurrezioni dello spirito contro i divoratori di carne cruda e contro gli smungitori di popoli inermi si riaccenderanno alle nostre faville che volano lontano. L'impero vorace che s'è impadronito della Persia, della Mesopotamia, della nuova Arabia, di gran parte dell'Africa, e non è mai sazio, può mandare su noi quegli stessi carnefici aerei che in Egitto non si vergognarono di fare strage d'insorti non armati se non di rami d'albero. L'impero ingordo che guata Costantinopoli, che dissimula il possesso di almeno un terzo della vastità cinese, che acquista tutte le isole del Pacifico sotto l'Equatore con le enormi ricchezze, e non è mai sazio, può adoperare contro di noi gli stessi mezzi di esecuzione adoperati contro il popolo smunto del Pundjab e denunziati dal poeta Rabindranath Tagore (...). Noi saremo pur sempre vittoriosi. Tutti gli insorti di tutte le stirpi si raccoglieranno sotto il nostro segno. (...) Per ciò la vostra causa è la più grande e la più bella che sia oggi opposta alla demenza e alla viltà di quel mondo. Essa si inarca dall'Irlanda all'Egitto, dalla Russia agli Stati Uniti, dalla Romania all'India. Essa raccoglie le stirpi bianche e le stirpi di colore; concilia il Vangelo e il Corano, il Cristianesimo e l'Islam; salda in una sola volontà di rivolta quanti uomini posseggano nelle ossa e nelle arterie sale e ferro bastevoli ad alimentare la loro azione plastica. Ogni insurrezione è uno sforzo di espressione, uno sforzo di creazione. Non importa che sia interrotta nel sangue, purché i superstiti trasmettano all'avvenire, con lo spirito di libertà e di novità, l'istinto profondo dei rapporti indistruttibili che li collegano alla loro origine e al loro suolo".