FRAZZI Eredi Frazzi fu Andrea - Società Anonima per l'Industria dei Laterizi
(Cremona 1851 - Cremona 1967)
Settimana della Meccanica Agraria
Luogo: Cremona
Editore: Eredi Frazzi fu Andrea
Stampatore: Emilio Bergonzi - Cremona
Anno: 1932 (maggio)
Legatura: plaquette
Dimensioni: 14,3x18,3 cm.
Pagine: pp. 4 n.n.
Descrizione: 1 illustrazione b.n. in copertina e due illustrazioni b.n. e sanguigna n.t. Impaginazione di gusto razionalista. Locandina pubblicitaria originale stampata in occasione della X mostra delle Macchine Agricole, Roma, Parioli, 8 - 23 maggio 1932).
Bibliografia: N. D.
Prezzo: € 40ORDINA / ORDER
"La proprietà della fornace Frazzi conosce fondamentalmente tre generazioni. Quella di Andrea, considerato a ragione il creatore della fornace vera e propria, che acquista una piccola fornace a Porta Po intorno al 1851. Figlio di un oste originario di San Giuliano Piacentino, venuto a lavorare a Porta Po vecchia nella metà del XIX secolo, risulta il primo ad introdurre nella produzione sistemi rivoluzionari, per esempio è il primo, nel 1875, ad usare forni a fuoco continuo... Il figlio di Andrea, Francesco, rileva la ditta alla morte del padre, nel 1884, e risulta colui che più di tutti dà impulso e sviluppo allo stabilimento, portandolo a prestigiosi livelli nazionali ed internazionali: nel 1896, per esempio, dà inizio alla produzione meccanica dei laterizi forati, in Italia poco diffusa e infatti non menzionata nelle statistiche ufficiali. Nel 1922-23 la Eredi Frazzi fu Andrea, questa ormai la sua denominazione, rappresenta una vera e propria realtà industriale, stimata a livello nazionale. Francesco si muove come un vero e proprio industriale, pienamente inserito nel tessuto produttivo italiano e autorevole anche in campo politico e sociale... Il ‘67 segna la chiusura, seppur parziale, della fabbrica. Secondo le testimonianze di molti, si sarebbe potuto proseguire, ma Arnaldo Frazzi [figlio di Francesco] era anziano, non c'erano più eredi diretti, erano venute meno quelle ragioni etiche e, se si può dire, tecnico-scientifiche che avevano spinto i precedenti proprietari nell'impresa. L'area patrimoniale degli stabilimenti era grandissima e divenuta di immenso valore perché non più industriale, ma urbana e abitativa. Tutto è stato venduto e quello che ne rimane è sotto gli occhi di molti e nelle menti e nei cuori dei pochi che ricordano ancora lo stabilimento" (Raimonda Lobina, La fornace Frazzi. 70 anni di una delle più importanti fabbriche di Cremona, in Cremona Produce, n. 6/2006).