L'ARENGARIO STUDIO BIBLIOGRAFICO Dott. Paolo e Bruno Tonini
[dall'1.3.2023: Dott. Paolo Tonini - L'Arengario Studio Bibliografico] (Brescia 1980 - in attività)
Cultura materiale: Monteghirfo. Aurelio Caminati e Claudio Costa
Luogo: Gussago
Editore: L'Arengario Studio Bibliografico, "Arte e Ideologia 16"
Stampatore: Ediprima - Mirandola Montale
Anno: 2022 (17 settembre)
Legatura: brossura
Dimensioni: 29,7x21 cm.
Pagine: pp. 72 compresa la copertina
Descrizione: copertina illustrata con un ritratto fotografico di Aurelio Caminati e Claudio Costa. Collezione indivisibile di 17 libri e documenti sul Museo di Antropologia Attiva di Monteghirfo e le «trascrizioni» di Aurelio Caminati. Testo introduttivo di Paolo Tonini: «Mutazione antropologica e cultura materiale: memorandum agli elettori per il 25 settembre». Catalogo interamente illustrato a colori. Tiratura unica di 60 esemplari.
Bibliografia: N. D.
Prezzo: € 60ORDINA / ORDER
"Nello stesso periodo in cui Pasolini constatava l’avvenuta «mutazione antropologica», alcuni artisti marginali al sistema del mercato dell’arte orientarono il loro lavoro alla ricerca delle tracce della cultura popolare. Claudio Costa e Aurelio Caminati creano un «museo attivo di antropologia» a Monteghirfo: l’obiettivo non è artificare il passato, museizzarlo per meglio dimenticarlo, ma riappropriarsi di una tradizione di cui siamo stati tutti espropriati: «siamo alla ricerca dei sentimenti e delle cose che ci facciano capire le cose e i sentimenti che verranno» (vedi scheda n. 1b). E’ il tentativo di reagire alla «mutazione antropologica» che amaramente Pasolini riteneva ormai avvenuta e irreversibile. [...] Una «trascrizione» [«La peste del 1630» di Aurelio Caminati], realizzata all’Alzaia di Milano nel novembre 1976 (vedi scheda n. 11) riflette in modo sorprendente l’attualità: nel continuo interscambio tra finzione e realtà, storia e immaginazione, invita a decrittare lo spettacolo della nostra omologazione, fornito quotidianamente dai mezzi di informazione attraverso la paura della morte, la retorica guerriera, l’esibizione della solidarietà, e riproposto in tutto il suo splendore a ogni cambio di governo" (dal testo introduttivo).

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