MARINETTI Filippo Tommaso
[Filippo Achille Emilio Marinetti] (Alessandria d'Egitto 1876 - Bellagio 1944)
Futurismo - Il Futurismo, religione di orgoglio italiano... - Ideologia del Futurismo e dei movimenti che ne derivano
Luogo: Roma
Editore: Movimento Futurista
Stampatore: A. Taveggia - Milano
Anno: s.d. [agosto/settembre 1927]
Legatura: foglio stampato in rosso al recto e al verso
Dimensioni: 29,5x23,2 cm.
Pagine: N. D.
Descrizione: carta intestata, volantino/manifesto, con impresso «Il Pugno di Boccioni» di Giacomo Balla contornato dal testo «Il Futurismo, religione di orgoglio, velocità, originalità, eroismo...» e il motto «Marciare non marcire». Al verso è impresso il testo «Ideologia del Futurismo e dei movimenti che ne derivano». Terza e ultima versione di questo stampato col "Pugno di Boccioni". Edizione originale.
Bibliografia: Paolo Tonini, «I manifesti del futurismo italiano», Gussago, edizioni dell'Arengario, 2011; pag. 97 n. 211.1
Prezzo: € 600ORDINA / ORDER
Esistono tre versioni di questo stampato col "Pugno di Boccioni": la prima, databile 1924/1925, con intestazione «Movimento Futurista» e il motto «Marciare non marcire» senza nessun testo; la seconda, databile 1926, con intestazione «Futurismo», il motto «Marciare non marcire», e il testo «Futurismo, religione di orgoglio italiano...» a contornare il "pugno di Boccioni"; la terza, databile 1927, identica alla seconda ma con aggiunto al verso il testo «Ideologia del Futurismo e dei movimenti che ne derivano». Questo testo venne inserito certamente nel 1927, come attesta la citazione indiretta dei due manifesti di Fedele Azari "Vita simultanea - Protezione delle macchine". La differenza fra il testo al recto della seconda versione e quello al verso della terza non sembra sia stata rilevata nel fondamentale studio di Maurizio Scudiero, «Futurismi postali», Rovereto, Longo, 1986: pag. 33: "La necessità di una più incisiva azione autopromozionale... portò all'inserimento, nell'intestazione della rivista [Futurismo - Rivista Sintetica Illustrata] del famoso disegno di Balla, «Il pugno di Boccioni»... apparso sul n. 6 de L'Italia Futurista del 25 agosto 1916. Ora la sua presenza sulla carta intestata, dove occupava circa metà dello spazio disponibile, voleva appunto riaffermare la continuità con i valori e con i concetti dell'artista scomparso... Ma oltre che sulla carta intestata della rivista il «pugno di Boccioni» verrà di lì a poco inserito anche su quella ufficiale del Movimento dove l'intestazione, anche in questo caso, sarà a tutte maiuscole ma con l'aggiunta del motto-bandiera di «marciare non marcire»... Qualche anno dopo, nel 1926, secondo Lista, e comunque dopo il 1925 come testimonia il nuovo cambio di indirizzo da Milano a Roma, Marinetti farà apporre al verso del foglio un testo che riassume i principii del futurismo...".

Testo impresso al recto: “Il Futurismo, religione di orgoglio italiano, velocità originalità, eroismo, amore del pericolo, ottimismo artificiale, sport e forza muscolare, guerra, pugno-argomento, arte-vita, splendore geometrico, estetica della macchina, parole in libertà, dinamismo plastico, architettura pura, teatro sintetico simultaneo, vita simultanea, tattilismo, arte dei rumori, nacque nel febbraio 1909 a Milano e rinnovò il mondo. Il Futurismo, minoranza di artisti creatori, esige qualità non quantità, pochi ma originali. Ogni città contiene ingegni audaci. Bisogna riunirli in gruppo, e rispettando la loro indipendenza, costringerli ad un minimo di solidarietà novatrice. Essenziale, la passione per l’Italia e per il nuovo. Il Futurismo, movimento ideologico artistico letterario scientifico, interviene nella politica soltanto quando la Patria pericola. I Futuristi, uniti da questa vigilanza e pronti a tutto, appoggiano ciò che è originale eccentrico e colorano le città col loro temperamento italiano acceso”.

Le avanguardie elencate al verso sono: Orfismo, Cubismo letterario, Dadaismo, Simultaneismo, Creazionismo, Purismo, Zenitismo, Surrealismo, Raggismo, Vorticismo, Espressionismo, Costruttivismo, Suprematismo, Immaginismo, Ultraismo.