L'ARENGARIO STUDIO BIBLIOGRAFICO Dott. Paolo e Bruno Tonini
[dall'1.3.2023: Dott. Paolo Tonini - L'Arengario Studio Bibliografico] (Brescia 1980 - in attività)
Arte povera 1967-79. Artists’ books, catalogs, documents, invitations and posters
Luogo: Gussago
Editore: L'Arengario Studio Bibliografico
Stampatore: prodotto in proprio
Anno: 2020 [21 novembre]
Legatura: N. D.
Dimensioni: 21x21 cm.
Pagine: pp. 154 n.n. compresa la copertina
Descrizione: copertina illustrata con titolo calligrafato in nero su fondo grigio. Catalogo interamente illustrato in nero e a colori, a cura e con prefazione di Bruno Tonini. Design di Valentino Tonini. Ricerche bibliografiche di Sandra Faita, Bruno, Paolo e Valentino Tonini, 140 schede con i prezzi. Tiratura di 50 esemplari.
Bibliografia: N. D.
Prezzo: € 50ORDINA / ORDER
Pubblicato inizialmente nella sola versione digitale il 21 novembre 2020, ne è stata fatta una edizione a stampa di 50 esemplari il 20 dicembre dello stesso anno.

“«Ad un povero caro amico» - era l’autunno del 2007, quando Giorgio Maffei mi donava il suo ultimo lavoro sull’Arte Povera, un libro pubblicato in occasione dell’esposizione da lui allestita con Germano Celant al MAMBO di Bologna: «Libri e Documenti. Arte Povera 1966 - 1980», Mantova, Maurizio Corraini, 2007. Sono trascorsi tredici anni e sono cambiate molte cose, molte abitudini e tanti interessi, ma la dedica apposta da Giorgio sulla prima pagina di quel libro, che tanto importante è stato per me, è rimasta, immutata in tutta la sua semplice e leggera bellezza. Quando tento di approfondire il tema dell’Arte Povera con uno dei nostri cataloghi penso sempre a quel libro come qualcosa a cui doversi attenere rigidamente, se decidessi di seguire percorsi impostando il progetto in altra maniera sentirei di aver sottratto qualcosa a Giorgio e al suo impareggiabile lavoro. Proseguirò orgogliosamente a rispecchiarmi in quella dedica, a sentirmi il «povero» amico di Giorgio che non c’è più, i poveri libri dell’Arte Povera continueranno ad esistere nella luce degli artisti che li hanno prodotti e negli studiosi che li hanno fatti conoscere" (Bruno Tonini, prefazione).